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Cosa aspettarsi da una valutazione clinica della seduta

Durante il processo di riabilitazione, il paziente potrebbe essere indirizzato a una clinica della seduta o invitato a partecipare a una valutazione della seduta, il cui obiettivo è quello di scegliere l’attrezzatura per la mobilità più adatta attraverso un lavoro di squadra.

Ognuno è diverso in termini di obiettivi, ambiente, routine e progressi compiuti. Per questo motivo è necessario valutare caso per caso come adattare al meglio le attrezzature alle esigenze della persona.

Quando ci si reca in una clinica per la seduta, la prima cosa da sapere è che l’attenzione è rivolta all’utente. Quanto meglio si descrive ciò che si vorrebbe realizzare nella propria routine quotidiana, tanto meglio il team saprà coniugarlo con le esigenze di posizionamento. La valutazione della seduta è un lavoro di squadra, spesso composto da voi, un fisioterapista o terapista occupazionale, un esperto di tecnologia assistiva (ATP) per conto di un fornitore dell’attrezzatura richiesta e, eventualmente, il rappresentante di un produttore dei dispositivi in questione. Lo scopo del team è quello di collaborare, dato che le opzioni tra cui scegliere sono varie. Riunire esperti di diversi settori aiuta a identificare i prodotti migliori per soddisfare le proprie esigenze.

Durante la valutazione molte domande si concentreranno sull’anamnesi del paziente e saranno misurati forza, dolore, sensibilità e movimento. Altre riguarderanno le attività di ogni giorno e il grado di assistenza necessaria per poterle svolgere. Il terapista potrebbe chiedere se ci sono precedenti di lesioni cutanee o potrebbe voler esaminare la pelle in un’area riservata della clinica per individuarne eventuali segnali. In genere, per la valutazione viene chiesto di trasferirsi su un tappetino. In questo modo si verificano equilibrio, postura, allineamento scheletrico ed eventuali limiti presenti nella lunghezza dei muscoli che possono influire sul posizionamento e sul comfort in un dispositivo per la mobilità.

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Il medico potrebbe fare delle osservazioni scritte o a voce sulla postura o su altre questioni importanti. Bisogna tenere presente che è sempre possibile chiedere chiarimenti su tutto ciò che viene detto. L’obiettivo della valutazione non è quello di valutare il fisico o la seduta del paziente. Ovviamente, nel corso del tempo possono verificarsi alcuni cambiamenti nella postura in relazione alla lesione subita. L’obiettivo è invece quello di raggiungere una postura neutra o di individuare le aree che possono essere mutate per prevenire eventuali complicazioni in futuro. Alcune informazioni sono molto utili per determinare l’attrezzatura più adatta.

Dopo aver esaminato il movimento e la postura, generalmente si prendono le misure per personalizzare i componenti relativi alla seduta in base al proprio corpo. A seconda che il paziente abbia già provato o meno un certo dispositivo, il terapista può collaborare con l’ATP o con il rappresentante della casa produttrice per ottenere attrezzature specifiche per la valutazione. Quando si prova un dispositivo, è possibile che i componenti non si adattino perfettamente all’utente. L’obiettivo è quello di valutare la comodità, la postura e il grado di indipendenza che il dispositivo offre. Questa sessione è dedicata alla ricerca di un sistema di seduta capace di massimizzare la mobilità funzionale per le attività quotidiane.

Spesso si tende a consigliare un secondo appuntamento, specie se si ritiene di non aver raccolto tutte le informazioni necessarie durante la valutazione iniziale. Come detto, conoscere i principali obiettivi del paziente aiuterà il team ad adattare i prodotti alle esigenze dello stesso.

La valutazione della seduta è stata completata. E adesso? Il terapista trascrive le motivazioni alla base della scelta di un certo dispositivo e le invia all’ATP legato al rivenditore. Questi si mette poi in contatto con il cliente per il finanziamento e il processo di approvazione. Anche dopo aver ricevuto l’attrezzatura, l’ATP continua a essere il principale riferimento per qualsiasi necessità o domanda.

Sono molte le cose da considerare in questo processo così impegnativo. In definitiva, il team di esperti lavora con il paziente e dietro le quinte per far coincidere i suoi obiettivi con le considerazioni cliniche relative alla postura, alla protezione della pelle, alla riabilitazione e alle numerose opzioni disponibili nella scelta del dispositivo. Tutto questo per dire che i terapisti, gli ATP e i rappresentanti delle case produttrici hanno a cuore gli interessi della persona interessata.

Alex Chesney OTR, ATP

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Quantum Rehab.

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