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La salute sessuale nelle donne

Il sesso dopo la paralisi

Photo of a family, man, woman wheelchair user, and a small child

L’identità sessuale è un aspetto significativo della personalità di una persona: la sessualità gioca un ruolo essenziale nel modo in cui ci sentiamo con noi stessi, nel modo in cui ci relazioniamo con gli altri e nel modo in cui gli altri si relazionano con noi.

Certo, la paralisi ha spesso un impatto notevole sulla sessualità delle persone, alterando la funzionalità fisica, le sensazioni e le reazioni. L’immagine che si ha di sé può cambiare drasticamente.

Le donne si chiedono se saranno ancora in grado di avere rapporti sessuali, di attrarre un partner e di avere una relazione stabile e dei figli.

Il sesso può essere diverso, ma l’attrazione fisica e l’attività sessuale sono ancora possibili, indipendentemente dal tipo di paralisi. È ancora possibile provare piacere.

La paralisi di per sé non influisce sulla libido della donna o sul suo bisogno di esprimersi sessualmente, né sulla sua capacità di avere figli. In generale, la sessualità nelle donne con paralisi è meno compromessa rispetto agli uomini.

Per una donna è fisicamente più facile adattare il proprio ruolo sessuale, anche se può essere più passivo rispetto a quello di una donna non disabile. Per quanto il desiderio sessuale possa rimanere invariato, in genere l’attività si riduce perché può essere difficile trovare un partner romantico.

La chiave per ridefinire con successo la propria identità sessuale sono la sperimentazione e la comunicazione aperta. È importante conoscere l’anatomia e la fisiologia della funzione e della risposta sessuale.

Può essere utile anche far riferimento a risorse specifiche e a professionisti o consulenti sanitari competenti per esaminare le opzioni a disposizione. La sessualità non scompare dopo la paralisi: esploratela con cuore e mente aperti.

Cambiamenti fisici ed emotivi nella sessualità

Dopo la paralisi, non ci sono alterazioni fisiologiche che impediscano alle donne di praticare l’attività sessuale, ma nell’organismo avvengono diversi cambiamenti. Per esempio:

  • trovare la posizione adatta può essere un problema, ma una soluzione c’è sempre;
  • la disreflessia autonomica può essere diagnosticata in anticipo e tenuta sotto controllo;
  • in molte donne si verifica una perdita del controllo dei muscoli del pavimento pelvico e alcune non sono in grado di produrre lubrificazione vaginale. Entrambi i problemi sono probabilmente il risultato dell’interruzione dei normali segnali nervosi che vanno dal cervello all’area genitale. Non esiste un rimedio per la perdita della muscolatura, ma la lubrificazione può essere aumentata.

In genere, la lubrificazione è una risposta psicogena (mentale) o riflessa (fisica) a uno stimolo o all’eccitazione sessuale. Secondo alcuni esperti è l’equivalente fisiologico dell’erezione maschile ed è probabilmente innescata nello stesso modo. Un’alternativa alla lubrificazione naturale possono essere prodotti come la K-Y Jelly, un lubrificante a base d’acqua. Mai utilizzare quelli a base di olio, come la vaselina.

La mancanza di desiderio sessuale è un problema comune tra le donne con paralisi. Per questo, su un gruppo di donne con lesioni al midollo spinale è stato testato clinicamente il Viagra. Quasi tutte hanno riferito che il farmaco stimola l’eccitazione. In alcune, ha migliorato la lubrificazione e il piacere durante il rapporto sessuale.

In certi tipi di paralisi, come la sclerosi multipla, i disturbi cognitivi possono compromettere la sessualità. Durante un rapporto, problemi come la perdita di concentrazione o di memoria a breve termine possono causare una sonnolenza che rischia di demotivare il partner. Servono amore, pazienza e molta comunicazione per far emergere questo problema e trovare il trattamento psicologico o medico adeguato.

Le donne paralizzate spesso temono incidenti intestinali e vescicali durante l’intimità. Esistono diversi modi per ridurre la possibilità che si verifichino.

Il primo è quello di limitare l’assunzione di liquidi prima di un rapporto sessuale. Nei casi di cateterismo intermittente, bisogna svuotare la vescica prima di iniziare l’attività sessuale. Le donne che utilizzano il catetere sovrapubico o Foley fissano il tubo alla coscia o all’addome perché non dia fastidio. Il catetere di Foley può essere lasciato durante i rapporti sessuali perché – non tutti lo sanno – l’uretra (la parte terminale del tratto urinario) è separata dalla vagina.

Il modo migliore per evitare un incidente intestinale è stabilire un programma intestinale adeguato. Si può inoltre evitare di mangiare subito prima dell’attività sessuale. In ogni caso, con una buona comunicazione, un incidente intestinale o vescicale non scalfirà una vita sessuale gratificante.

Intimità

La prestazione sessuale viene spesso misurata in base al raggiungimento dell’orgasmo da parte del partner. Una donna con paralisi, così come un uomo, può raggiungere quello che viene definito un orgasmo normale se è rimasta una minima innervazione pelvica.

La dottoressa Marca Sipski, della Facoltà di Medicina dell’Università dell’Alabama, ritiene che le donne paralizzate conservino un riflesso dell’orgasmo che non richiede alcun input cerebrale. Nei casi di lesioni fino al livello T5, la capacità di raggiungere l’orgasmo sembra non essere condizionata dal grado di compromissione neurologica. Lo studio della Dott.ssa Sipski indica che è ancora possibile raggiungere l’orgasmo, ma le donne decidono di rinunciare perché nell’area genitale hanno una sensibilità limitata o non ce l’hanno affatto.

Alcuni studi sostengono che le donne con LM possono raggiungere l’orgasmo utilizzando uno stimolatore clitorideo ad aspirazione, approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento delle disfunzioni orgasmiche femminili. Il dispositivo aumenta il flusso sanguigno, provocando un ingrossamento del clitoride che può aumentare la lubrificazione vaginale e intensificare la risposta all’orgasmo.

Alcuni uomini e donne paralizzati, con la pratica e il pensiero concentrato, possono sperimentare un “orgasmo fantasma” attraverso la deviazione della risposta sessuale. In pratica, una sensazione generata in un’altra parte del corpo viene intensificata dal cervello e riassegnata all’area genitale.

Gravidanza

In genere, le donne con paraplegia o tetraplegia in età fertile recuperano il ciclo mestruale. Quasi il 50%, infatti, non salta nemmeno una mestruazione dopo la lesione.

La gravidanza è possibile e generalmente non rappresenta un rischio per la salute. Sebbene la maggior parte delle donne paralizzate possa avere un parto vaginale normale, potrebbero verificarsi alcune complicazioni della gravidanza, tra cui un aumento delle infezioni del tratto urinario, ulcere da decubito e spasticità. Anche la disreflessia autonomica è un rischio serio durante il travaglio per le persone con lesioni al di sopra di T6. Inoltre, la perdita di sensibilità nell’area pelvica può impedire alla donna di capire quando inizia il travaglio.

Un altro potenziale rischio della gravidanza è lo sviluppo di tromboembolismo, in cui un coagulo può comportare l’occlusione dei vasi sanguigni. In caso di lesioni toraciche o cervicali alte, la funzione respiratoria può essere compromessa dall’aumento del carico della gravidanza o dal travaglio, rendendo così necessario l’uso di un ventilatore.

Le donne con disabilità spesso non ricevono un supporto sanitario adeguato. Ad esempio, gli esami pelvici di routine non vengono eseguiti perché se ne sottovaluta l’importanza, oppure per problemi a salire sul lettino durante le visite, o per l’impossibilità di trovare un medico esperto in questo tipo di disabilità.

Gli operatori sanitari potrebbero ritenere erroneamente che le donne con disabilità non abbiano rapporti sessuali, soprattutto in casi di disabilità grave, e quindi non sottoporle ai controlli per le malattie sessualmente trasmissibili né eseguire un esame pelvico completo.

Purtroppo, alcuni medici consigliano alle donne con disabilità di astenersi dal sesso e di non avere figli, anche se sarebbero in grado di concepirli.

Salute del seno

Le donne con disabilità devono essere consapevoli del fatto che potrebbero rientrare in quel 12,5% che avrà il cancro al seno. Per questo i controlli sono essenziali.

In caso di uso limitato delle braccia e delle mani, gli esami possono essere svolti in posizioni alternative o con l’aiuto di qualcuno.

In una struttura sanitaria, far entrare una sedia a rotelle è la parte più facile, ma molti studi medici e molte attrezzature non sono facilmente accessibili. I servizi o i programmi forniti ai pazienti con disabilità devono essere uguali a quelli forniti alle persone senza disabilità.

Contraccezione

Poiché la paralisi di solito non influisce sulla fertilità della donna, la contraccezione è importante, ma bisogna fare alcune considerazioni particolari. L’uso di contraccettivi orali è spesso associato a infiammazioni e coaguli nei vasi sanguigni, il cui rischio è maggiore in caso di lesione del midollo spinale.

Le donne paralizzate non sempre sono in grado di sentire i dispositivi intrauterini, e rischiano quindi di avere complicazioni senza nemmeno rendersene conto. L’uso di diaframmi e spermicidi può essere difficile per chi ha una ridotta funzionalità delle mani.

Barbie in sedia a rotelle va dal ginecologo

La salute riproduttiva e sessuale delle donne con paralisi è spesso trascurata dalla società, dai medici e dalle donne stesse.

Questo webinar si propone di fornire alle donne un quadro generale sulla salute riproduttiva e sessuale. Inoltre, affronta diversi argomenti, tra cui l’impatto di alcune condizioni secondarie sulla salute riproduttiva, la sessualità per le donne con paralisi, le barriere a un’assistenza sanitaria di qualità e le relative conseguenze, e le strategie per individuare servizi sanitari accessibili.

La presentatrice Cody Unser, che ha conseguito un Master in Sanità Pubblica, racconta la sua esperienza di donna paraplegica con il sistema sanitario.

Registrato in diretta il 17 aprile 2019.

Video: la salute sessuale nelle donne

Risorse

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