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Disreflessia autonomica

Che cos’è la disreflessia autonomica?

Il sistema nervoso è una rete complicata composta da molte parti e sottoinsiemi. Una di queste parti è il sistema nervoso autonomo (SNA) che controlla tutte le funzioni corporee cui non è necessario prestare attenzione affinché si realizzino. L’SNA bilancia i suoi sottoinsiemi, il sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Il sistema nervoso autonomo simpatico (SANS) accelera le reazioni del corpo, mentre il sistema nervoso autonomo parasimpatico (PANS) le rallenta. Questa combinazione mantiene armonico il funzionamento del corpo. Quando c’è una minaccia, il sistema nervoso simpatico accelera senza essere contenuto dal sistema parasimpatico; ne risulta una reazione di attacco o di fuga. Se il corpo è minacciato, la reazione è un rilascio di energia che irrompe attraverso il sistema nervoso. Questa è la risposta comune a una minaccia.

Alcune funzioni del sistema nervoso simpatico e parasimpatico a confronto:

La disreflessia autonomica (DA) è un problema nel sistema nervoso autonomo. Altri termini storici per la DA che potrebbero ancora essere usati sono disautonomia e iperreflessia perché c’è un’eccessiva (iper) risposta riflessa. Il sistema nervoso autonomo è la parte del sistema nervoso che controlla l’attività del corpo a cui non si deve pensare consapevolmente. Mantiene il corpo in funzione autonomamente, in modo che la persona si possa concentrare su altre cose.

Tutto ciò che accade all’interno del corpo, automaticamente o senza il volere della persona, è gestito dal sistema nervoso autonomo. Questo include centinaia di attività come il battito cardiaco, la respirazione, la digestione, la regolazione della pressione sanguigna, il controllo della temperatura corporea, la risposta alle infezioni, la sudorazione, il prurito, il controllo del dolore, il mantenimento dei muscoli rilassati, l’eccitazione sessuale, e l’elenco potrebbe continuare. Ogni funzione del corpo che opera senza il pensiero cosciente della persona è controllata dal sistema nervoso autonomo.

Se non vi sono danni al sistema nervoso, il corpo percepisce stimoli dannosi o spiacevoli attraverso i nervi sensoriali del corpo. I nervi inviano al cervello un segnale sul problema con le specifiche sulla sua posizione. La mente interpreta il segnale e invia una risposta appropriata attraverso i motoneuroni (nervi motori) per muoversi, girarsi, grattarsi, regolare la temperatura corporea, controllare la pressione sanguigna o in qualche modo regolare il corpo.

I motoneuroni controllano tutti i movimenti del corpo. Il movimento include lo spostare i muscoli per consentire la funzionalità di braccia e gambe, ma anche per regolare la temperatura e la pressione sanguigna, nonché il funzionamento interno del corpo. Nel cervello si trovano i motoneuroni (cellule nervose) superiori, con il proprio assone o braccio che arriva nel midollo spinale superiore. Gli interneuroni collegano i motoneuroni superiori e inferiori all’interno del midollo spinale. I motoneuroni (nervi) inferiori si trovano nel midollo spinale, con il proprio assone o braccio che lascia il canale spinale e si estende nel corpo.

In caso di lesione che colpisce i motoneuroni superiori si è soggetti alla disreflessia autonomica (DA). Pertanto, gli individui con una lesione del midollo spinale nelle regioni cervicali o toraciche del midollo spinale (sopra T6) sono a rischio di DA perché questa è la posizione degli assoni o bracci dei motoneuroni superiori. A rischio sono anche le persone con lesioni cerebrali, ictus e altre malattie neurologiche se sono stati colpiti i motoneuroni superiori nel cervello o nel midollo spinale superiore.

Dopo una lesione del sistema nervoso, le comunicazioni da e verso il cervello possono consistere di messaggi parziali, assenti o mal interpretati. Tuttavia, i messaggi vengono ancora inviati e ricevuti attraverso i nervi dell’SNA. I nervi sono in tutto il corpo, compresa l’area della lesione. Il sistema nervoso automatico funziona ancora ma probabilmente non allo stesso livello di prima della  lesione. Invece di attivare una piccola reazione a un problema specifico, il sistema nervoso simpatico rilascia un’esplosione di energia per una “correzione radicale”. Il sistema nervoso parasimpatico non è in grado di rallentare questo rilascio. Questa è la disreflessia autonomica, una risposta riflessa automatica eccessiva che non può essere contenuta. Poiché l’SNA è automatico, non si riesce a modificare o controllare consapevolmente la disreflessia autonomica del corpo. Si deve avviare immediatamente un trattamento di emergenza.

Persone a rischio di disreflessia autonomica

Le persone con lesioni ai motoneuroni superiori dovute a malattie o traumi, sono a rischio di disreflessia autonomica. Ordinariamente, la presenza di una lesione del midollo spinale al di sopra di T6 è il fattore determinante per la DA, ma in ricerche recenti sono stati riportati dei sintomi con lesioni al livello T10 e oltre.

Anche gli individui con altre lesioni che colpiscono i motoneuroni superiori sono a rischio di DA. Questo include persone con una diagnosi di lesione cerebrale, ictus, sclerosi multipla, sindrome di Guillain-Barré o altre malattie neurologiche. Qualsiasi malattia o lesione che colpisca il sistema nervoso autonomo potrebbe causare episodi di disreflessia autonomica. Un particolare tipo di interruzione del sistema autonomo dopo una lesione cerebrale è l’iperattività simpatica parossistica (PSH) con sintomi di febbre transitoria, tachicardia (frequenza cardiaca accelerata), ipertensione (pressione sanguigna alta), tachipnea (respiro rapido), diaforesi eccessiva (sudorazione) e disturbi specifici della postura.

Una diagnosi di una qualsiasi delle condizioni neurologiche elencate sopra non significa necessariamente che si soffrirà di DA. Non si comprende il motivo per cui alcuni individui sviluppano la DA mentre altri no. Non si comprende completamente neanche il motivo per cui alcuni hanno sintomi più gravi di altri. Ci sono dei rari casi di individui che hanno una DA senza una diagnosi neurologica o senza conoscerne la causa specifica.

Sintomi della disreflessia autonomica (DA)

Le caratteristiche sintomatiche dalla DA variano da persona a persona. Alcuni individui hanno sintomi estremamente lievi che purtroppo vengono spesso ignorati. Altri hanno dei sintomi invalidanti. Si prega di osservare che, in caso di DA, si possono presentare uno qualunque, alcuni o tutti i sintomi. Alcuni sintomi appariranno con fattori scatenanti differenti. La maggior parte delle persone apprende che un forte mal di testa è un sintomo di DA. Un mal di testa martellante è il sintomo più spesso citato, ma ognuno di questi sintomi elencati può essere presente anche senza un mal di testa pulsante. Ignorare qualsiasi sintomo, anche se lieve, può essere potenzialmente mortale. Il monitoraggio della pressione sanguigna è essenziale per rilevare la DA. Una pressione sanguigna elevata al di sopra del range normale può provocare ictus, arresto cardiaco, convulsioni, emorragia retinica, edema polmonare e persino la morte, se non trattata.

I sintomi tipici della DA negli adulti sono:

SOPRA IL LIVELLO DELLA LESIONE

  • Ipertensione (rapido aumento della pressione sanguigna sistolica 20-40 mm Hg più alta del normale)
  • Bradicardia (frequenza cardiaca rallentata) o tachicardia (frequenza cardiaca accelerata)
  • Mal di testa martellante
  • Apprensione/ansia/sensazione di disagio
  • Cambiamenti nella vista
  • Congestione nasale
  • Sudorazione
  • Pelle arrossata
  • Pelle d’oca
  • Sensazione di formicolio

SOTTO IL LIVELLO DELLA LESIONE

  • Nausea
  • Brividi senza febbre
  • Essere sudaticci
  • Freddo
  • Pallore

I sintomi tipici della DA nei bambini sono:

SOPRA IL LIVELLO DELLA LESIONE

  • Ipertensione (rapido aumento della pressione sanguigna sistolica 15 mm Hg più alta del normale nei bambini e 15-20 mm Hg più alta del normale negli adolescenti)
  • Bradicardia (frequenza cardiaca rallentata) o tachicardia (frequenza cardiaca accelerata)
  • Forte mal di testa
  • Sentirsi nervosi/preoccupati/spaventati
  • Guance/collo/spalle rosse
  • Vista sfocata
  • Naso chiuso
  • Sudorazione
  • Pelle d’oca
  • Formicolio

SOTTO IL LIVELLO DELLA LESIONE

  • Stomaco sottosopra, sensazione di dover vomitare
  • Brividi senza febbre
  • Essere sudaticci o freddo e sudorazione
  • Freddo
  • Pallore

Disreflessia autonomica silenziosa

Stanno emergendo altre prove che alcuni individui hanno degli episodi di DA senza sintomi. In altre parole, una pressione sanguigna elevata senza alcun avviso o sintomo nel corpo. Queste scoperte sono state fatte monitorando la pressione sanguigna durante il sonno, nelle procedure di valutazione della vescica e durante i programmi intestinali di routine. In tutti questi casi, la pressione sanguigna era al livello di diagnosi/elevazione della DA, ma l’individuo non aveva sintomi. È importante che durante le attività di routine, la pressione sanguigna venga monitorata per valutare la DA. Se non vi è alcun cambiamento nella pressione sanguigna, è possibile eseguire un monitoraggio occasionale. Se si verificano cambiamenti nella pressione sanguigna, informare immediatamente il medico per ulteriori valutazioni e istruzioni.

Diagnosticare la disreflessia autonomica

Il rilevamento della presenza della DA viene eseguito attraverso la valutazione della pressione sanguigna. Molto spesso si nota un sintomo o più sintomi che indicano la necessità di misurare la pressione sanguigna. Gli individui hanno bisogno di conoscere la propria pressione sanguigna abituale poiché, nel tempo, in presenza di condizioni neurologiche, e in particolare di lesioni del midollo spinale, la pressione sanguigna tende ad abbassarsi a causa di cambiamenti cardiaci, con una risposta rallentata dei vasi sanguigni. Gli adulti con una lesione del midollo spinale al livello T6 o superiore potrebbero non mantenere la pressione sanguigna media pre-lesione, ma spesso avranno una pressione sanguigna sistolica normale per loro di 90-110 mm Hg (valore massimo). È necessario conoscere la pressione sanguigna normale per riconoscere un aumento della pressione sistolica negli adulti di 20-40 mm Hg (il valore massimo), o un aumento della pressione sistolica negli adolescenti di 15-20 mm Hg e nei bambini di 15 mm Hg.

Si sospetta l’insorgenza della disreflessia autonomica negli individui che hanno un danno ai motoneuroni superiori. L’inizio di un episodio di DA può verificarsi in qualsiasi momento in soggetti con malattie o lesioni neurologiche come ictus, lesioni cerebrali, sclerosi multipla, sindrome di Guillain-Barré e altre. Alcune malattie neurologiche sono progressive, quindi il tempo di insorgenza non può essere determinato poiché si verifica quando un individuo raggiunge un punto sconosciuto della malattia.

Per coloro che hanno una lesione al midollo spinale nella regione cervicale o toracica, la DA si verifica normalmente con una lesione sopra T6 a causa degli effetti del fascio di nervi a T5. In alcuni individui con lesioni al livello T10 e oltre è stata notata la DA a causa di un trauma esteso e dell’unicità dell’anatomia di ogni individuo. Si pensava che la DA non si verificasse fino a quando lo shock spinale non si fosse risolto, in genere circa sei settimane dall’inizio del trauma, ma può durare più a lungo. Tuttavia, studi recenti indicano che la DA può verificarsi entro il primo mese dall’infortunio. Le persone con una lesione del midollo spinale nell’area lombare o sacrale hanno delle lesioni nei motoneuroni inferiori che non producono la DA.

Non esiste un esame del sangue o un processo radiologico in grado di rilevare la DA; tuttavia, i livelli di catecolamine e vasopressina nel sangue possono essere elevati durante un episodio di DA o per un periodo successivo ad esso.

Fattori scatenanti della disreflessia autonomica

Si è notato che la DA è dovuta a un fattore scatenante che stimola il corpo provocando un episodio di DA. Un fattore scatenante è qualcosa che il corpo percepisce come nocivo o irritante al di sotto del livello della lesione. Se il messaggio che c’è qualcosa di piccolo o grande che sta disturbando il corpo si trova in una posizione in cui la sensazione è ridotta, i nervi sensoriali non possono inviare efficacemente questo messaggio al cervello per correggere la situazione. Di conseguenza, in genere l’SNA invia un messaggio ai motoneuroni per muovere il corpo e risolvere la situazione. Tuttavia, a causa dei problemi di comunicazione nervosa, viene inviata una raffica di messaggi. I messaggi non riescono a passare; ne consegue questa massiccia esplosione di attività nervosa nel corpo, di solito al di sopra del livello della lesione.

Con la scoperta della DA silenziosa, i fattori scatenanti potrebbero non essere notati o rappresentare uno stimolo che porta a un episodio di DA. Nella DA silenziosa, la pressione sanguigna viene influenzata senza che si riesca ad individuare un fattore scatenante. Un episodio di DA può verificarsi senza sintomi, motivo per cui viene chiamata DA silenziosa.

I fattori scatenanti includono una varietà di fonti nocive o irritazioni nel corpo. Quelli più comuni sono elencati di seguito. Ogni persona può avere fattori scatenanti differenti. Le irritazioni nocive più comuni che stimolano degli episodi di DA provengono dalla vescica, dall’intestino e dalla pelle. Tuttavia, l’elenco dei possibili fattori scatenanti è sempre più vasto. Sebbene i fattori scatenanti rientrino in categorie, il fattore scatenante di una persona ptrebbe essere esclusivo per tale individuo.

  • La vescica è la principale fonte documentata degli episodi di DA. Molto spesso la causa è qualcosa che non consente all’urina di uscire dal corpo, causando un’eccessiva dilatazione della vescica. Questo può essere un nodo in un catetere, un catetere intasato, spasmi della vescica, una dissinergia detrusore-sfintere (DSD, vescica e sfintere che non funzionano all’unisono), calcoli, infezioni o altre costrizioni. Per alcuni, il cateterismo intermittente o i cateteri sovrapubici possono essere irritanti. Anche la cistoscopia vescicale (uno strumento endoscopico inserito nella vescica), il test urodinamico (valutazione della funzione della vescica), la litotrissia ad onde d’urto (per rompere i calcoli) possono scatenare la DA. Si possono incolpare anche le attrezzature utilizzate per il contenimento dell’urina, come cinghie troppo strette per la sacca sulla gamba o una sacca troppo pesante o piena, indumenti intimi di contenimento dell’urina bagnati oppure le cinghie del catetere esterno.
  • Il secondo fattore scatenante più frequente della DA è l’intestino. Un’eccessiva distensione intestinale dovuta a movimenti rapidi, un programma intestinale incompleto o mancante, occlusione, costipazione, gas, stimolazione digitale regolare o eccessivamente zelante, clisteri o rimozione manuale sono tutti fattori scatenanti. Anche la diarrea o problemi interni come diverticolite, morbo di Crohn, ragadi ed emorroidi possono essere dei fattori irritanti pericolosi.
  • I problemi della pelle sono il terzo fattore scatenante più comune della DA. I problemi della pelle sono molti: prurito che non può essere percepito o dove non ci si può grattare, eruzioni cutanee, lesioni da decubito in qualsiasi fase, tagli, lividi, fratture ossee, unghie incarnite, unghie dei piedi troppo lunghe, posizione seduta su un lenzuolo rugoso, persino una semplice corrente d’aria che soffia sui peli del braccio o della gamba. Indumenti costrittivi troppo stretti, bitorzoluti o sformati, borchie sui jeans, scarpe che non calzano bene, calzini troppo stretti sulle dita dei piedi o sulle gambe, cinture, reggiseni; l’elenco dei problemi di abbigliamento è molto vasto.

Sebbene vengano identificati sempre più fattori scatenanti per la DA, si presume che qualsiasi cosa fastidiosa potrebbe essere un problema. Di seguito si riportano alcuni fattori scatenanti aggiuntivi:

  • Cambiamenti di temperatura interna, come febbre o brividi, o esterna, come un ambiente caldo o freddo
  • Spasticità in qualsiasi parte del corpo
  • Problemi interni come attacchi/calcoli alla cistifellea, appendicite, problemi di funzionalità epatica, pancreatite, cisti ovarica, prostatite, ulcere nel tratto digestivo, reflusso gastrico, ecc.
  • Funzione e interazione sessuale, mestruazioni, gravidanza, parto, recupero spermatico
  • Trombosi venosa profonda (TVP) (formazione di coaguli di sangue in una vena profonda), embolia polmonare (EP)
  • Ossificazione eterotopica (HO) (presenza di ossa nei tessuti molli dove di solito non si dovrebbero trovare)
  • Ipotensione ortostatica (OH) (cali di pressione sanguigna quando si assume la posizione seduta o eretta)
  • Dolore
  • Effetti sugli occhi dovuti all’uso del computer o al sole forte

Trattamento della disreflessia autonomica

La DA è un’emergenza medica. Quando la pressione sanguigna aumenta, è necessario agire immediatamente. Non si deve esitare a chiamare il 911 (o il numero locale dei servizi d’emergenza) se necessario.

  1. Quando si notano i sintomi della DA, iniziare dapprima sedendosi rapidamente in posizione eretta. Il busto e i fianchi dovrebbero avere un angolo di 90 gradi. Chiedere aiuto a qualcuno per mettersi in posizione seduta se non si riesce a farlo da soli. L’improvviso cambiamento dalla posizione sdraiata alla posizione seduta sfrutta l’ipotensione ortostatica, cioè quando la pressione sanguigna diminuisce improvvisamente poiché i vasi sanguigni non possono restringersi abbastanza velocemente per far affluire il sangue alla testa.
  2. Continuare a monitorare la pressione sanguigna ogni 2-3 minuti fino a quando non torna normale.
  3. Allentare qualsiasi cosa stretta sul corpo mentre ci si porta in posizione seduta.
  4. Cercare la causa di questo episodio di DA. Iniziare controllando i tre fattori scatenanti più comuni per la DA. Controllare il flusso di urina. Effettuare il cateterismo se necessario (se non c’è o c’è poca produzione di urina). Quindi controllare l’intestino per individuare eventuali blocchi. Disostruire l’intestino se sono presenti delle feci. Quindi controllare la pelle rimuovendo grinze, costrizioni o vestiti attillati. I fattori scatenanti potrebbero essere noti in base ai precedenti episodi di DA. Correggere la fonte usuale di fattori scatenanti è un buon inizio se sono conosciuti. Se la DA non inizia a risolversi con le correzioni, si deve continuare a cercare per rimuovere i fattori scatenanti al di sotto del livello di lesione.
  5. Se ci sono dei farmaci prescritti per la DA, vanno somministrati. Il farmaco potrebbe essere un antipertensivo ad azione rapida e di breve durata. I farmaci comunemente prescritti sono:
    • Nitroglicerina topica — 1/2″ (per persone di età inferiore a 13 anni) o 1″ (per persone di età pari o superiore a 13 anni); applicare ogni 30 minuti, localmente, al di sopra del livello della lesione. Riapplicare se necessario. Lavare via il farmaco quando la pressione sanguigna è stabile per evitare di abbassare troppo la pressione sanguigna.
    • Nifedipina (se la nitroglicerina topica NON è disponibile) — 0,25-0,5 mg/kg per dose (per soggetti di età inferiore a 13 anni) o 10 mg per dose (per soggetti di età pari o superiore a 13 anni), spruzzare il tipo a rilascio immediato per via sublinguale (sotto la lingua) o, se in formato pillola, masticarla. Ciò può essere ripetuto ogni 20-30 minuti secondo necessità.
    • Gli antipertensivi IV possono essere somministrati solo in un ambiente monitorato (unità di terapia intensiva) poiché è richiesto un attento monitoraggio.
    • Altri farmaci usati per trattare gli episodi di DA in corso e pericolosi includono nifedipina, nitrati, captopril, terazosina, prazosina, fenossibenzamina, prostaglandina E e sildenafil. La scelta del farmaco corretto dovrebbe essere effettuata in accordo con il medico.
  6. La pressione sanguigna dovrebbe iniziare ad abbassarsi e a correggersi. Continuare a monitorare la pressione sanguigna per almeno due ore.
  7. Se si trovano, si rimuovono o si correggono uno o più fattori scatenanti ma la pressione rimane elevata, chiamare i servizi di emergenza sanitaria. L’attenzione immediata di un medico è necessaria per prevenire un evento cardiovascolare come ictus, arresto cardiaco, convulsioni, emorragia retinica, edema polmonare e morte.

Se sono stati identificati i fattori scatenanti specifici della DA, si possono utilizzare altri farmaci e trattamenti per aiutare a controllare tali cause note. Ciò potrebbe includere farmaci per la dissinergia detrusore-sfintere (DSD), una sfinterotomia (un piccolo allargamento nello sfintere urinario di un uomo per risolvere l’aumento della pressione vescicale), cambiare il tipo di catetere utilizzato o aggiungere farmaci anestetici durante l’inserimento del catetere.

Le alterazioni della dieta per gestire la consistenza delle feci, l’uso di un approccio delicato con la supposta e la stimolazione digitale o un anestetico locale per i programmi intestinali aiuteranno se i problemi intestinali sono dei fattori scatenanti della DA.

Per aiutare a ridurre i fattori scatenanti della pelle, i farmaci possono essere utilizzati per controllare il tono muscolare (spasmi), assicurarsi di non essere seduti su una grinza o altre fonti irritanti per la pelle, eseguire rilasci di pressione e controllare la pelle per lesioni da decubito, usare mezzi di dispersione della pressione e controllare la sacca sulla gamba, se utilizzata, per assicurarsi che non tiri la gamba quando si riempie di urina, controllare le scarpe per assicurarsi che calzino bene e mantenere l’igiene del piede evitando calli screpolati e unghie incarnite. Si deve essere cauti con il corpo quando ci si muove, per evitare lesioni. Proteggere gli occhi dall’uso eccessivo del computer e dal sole forte.

Video sulla disreflessia autonomica

Qui si può vedere un video della Fondazione Reeve che spiega la causa e i trattamenti per la disreflessia autonomica.

Scheda in formato tascabile sulla disreflessia autonomica

Per assicurarsi di avere informazioni aggiornate sulla disreflessia autonomica (DA), si può scaricare la scheda in formato tascabile del Centro nazionale di risorse per la paralisi (National Paralysis Resource Center) della Fondazione Christopher & Dana Reeve, che può essere condivisa con operatori sanitari, medici, insegnanti e altri. La scheda in formato tascabile, che può essere ripiegata in tre, è facile da trasportare e può essere messa nel portafoglio per una consultazione rapida. È disponibile per adulti e bambini, e in varie lingue. Scaricare la scheda in formato tascabile sulla DA dal sito: https://www.ChristopherReeve.org/cards o chiamare i consulenti specializzati della Fondazione Reeve al numero verde +1-800-539-7309 (solo negli USA) o al +1-973-379-2690 (numero internazionale) per ricevere una copia gratuita.

Riabilitazione per la disreflessia autonomica

Il paziente dovrà essere coinvolto nell’individuazione degli episodi di DA. Nel momento in cui questi inizia a sentire che si sta verificando un episodio di DA, deve cominciare il trattamento sedendosi. Si deve chiedere aiuto per essere certi di non cadere, farsi del male o perdere conoscenza. Qualcuno dovrebbe chiamare il 911 (o il numero locale dei servizi d’emergenza) se non si riesce a trovare il fattore scatenante o se le soluzioni adottate non funzionano.

Un fisiatra, neurologo, medico di base, medico o infermiere in grado di diagnosticare la DA fornirà i trattamenti appropriati per gli episodi di DA. Se gli episodi vengono corretti facilmente, potrebbe essere necessario un monitoraggio facendo molta attenzione ad evitare i fattori scatenanti identificati. Nei casi più gravi, verranno prescritti dei farmaci per il trattamento della DA. Inoltre, se il fattore scatenante è noto, si possono prescrivere dei farmaci per ridurlo, diminuendo o eliminando in tal modo gli episodi di DA.

Un infermiere professionale per la riabilitazione, cioè una persona che offre assistenza in un ospedale, in un ospedale per la riabilitazione o in una struttura residenziale, può formare la persona sulla DA, aiutandola a imparare come identificarla e trattarla. Gli infermieri spiegheranno al paziente come affrontare le situazioni di emergenza.

Un urologo può fornire delle cure come ad esempio anestetici e trattamenti per la vescica per evitare di scatenare una DA.

Degli operatori sanitari a domicilio possono aiutare la persona a monitorare gli episodi di DA e fornire assistenza di emergenza. In genere sono loro che chiamano il 911 (o il numero locale dei servizi d’emergenza), se necessario.

Se si soffre di DA, si devono informare tutti gli operatori sanitari e i medici della propria condizione nel caso in cui si presenti e non ci sia tempo per chiedere aiuto. Ciò include i terapeuti che forniranno i trattamenti, affinché usino delle strategie volte a evitare un episodio di DA, e tutti i caregiver, in modo che possano garantire la sicurezza del paziente.

Ricerca

Storicamente la ricerca sulle cause e sui trattamenti per la disreflessia autonomica si è concentrata sui fattori scatenanti individuali, come aumento del tono (spasmi), pressione, vescica e problemi intestinali. Tuttavia, gli operatori sanitari hanno visto che gli individui trattati per il tono muscolare o il dolore neuropatico avevano una minore incidenza di DA. Ciò ha suscitato interesse sul sistema nervoso autonomo nel suo insieme, piuttosto che su trattamenti riguardanti solamente un sottoinsieme di cause (Rabchevsky, et al., 2011).

È stato completato uno studio del sistema nervoso autonomo per vedere se è possibile isolare i predittori della DA. Respirazione profonda, manovra di Valsalva e test del tavolo inclinato sono stati utilizzati sulle persone con una lesione del midollo spinale. Sono state valutate le misurazioni della sensibilità baroriflessa (BRS) e l’analisi spettrale della frequenza cardiaca e della variabilità della pressione sanguigna, insieme al livello ematico delle catecolamine e della vasopressina, nonché esami clinici e radiologici. La DA è stata dimostrata nel 73,3% dei pazienti con una LM; il 63,6% di questi era asintomatico (Cívicos Sánchez, et al., 2021). Sebbene questo studio non sia parte dell’uso clinico in questo momento, rappresenta una valutazione efficace delle persone con una DA, per identificare quelle senza sintomi.

Recentemente, la DA silenziosa è stata messa in prima linea nella cura delle persone con disturbi dell’SNA. In precedenza, si pensava che la DA fosse presente solo nelle persone che manifestavano i sintomi. Recentemente gli scienziati hanno scoperto la DA in individui che non presentavano alcun sintomo. Avevano una pressione sanguigna elevata ma nessun cambiamento nel comfort corporeo. La DA silenziosa è oggi un problema considerato importante per le persone che sono a rischio di gravi complicazioni ma che non presentano alcun preavviso (Kirshblum, et al., 2002; Linsenmeyer, et al., 1996).

Una ricerca sui topi ha dimostrato che la DA riduce ulteriormente la funzione del sistema immunitario. Uno studio di follow-up su un individuo ha rilevato un rilascio eccessivo di catecolamine che colpisce il sistema immunitario, il che indica che la DA può essere una causa secondaria di immunodeficienza dopo una LM (Zhang, et al., 2013). Queste nuove informazioni richiederanno ulteriori studi, poiché la LM ha un effetto sulla diminuzione del funzionamento immunitario. Oltre alla neuroinfiammazione del sistema nervoso, sono allo studio ulteriori effetti della DA sul sistema immunitario con trattamenti ancora da definire (Mironets, et al., 2018)

Fatti e cifre

Gli individui con una lesione del midollo spinale al livello T6 o superiore hanno un tasso di DA del 48-90%.

La DA silenziosa è prevalente negli individui con una LM di livello T6 o superiore, con un tasso del 42,9-63,6%.

In uno studio singolo, il tasso di DA nei bambini di età pari o inferiore a 13 anni con una lesione del midollo spinale al livello T6 o superiore era del 51%.

Il tasso di mortalità per la DA è del 22% e il rischio di ictus aumenta dal 300% al 400%.

La disreflessia autonomica si verifica più spesso negli individui con lesione completa del midollo spinale (con una percentuale del 91%), rispetto a quelli con una lesione incompleta (27%). Il tempo di insorgenza della DA è più breve per le persone con una lesione completa e più lungo per quelle con una lesione incompleta.

Incidenza della disfunzione autonomica nel trauma cerebrale in uno studio su 349 casi:

  • Lesione cerebrale traumatica (TBI) 79,4%
  • Ipossia 9,7%
  • Incidenti cerebrovascolari o ictus 5,4%

Risorse per gli utenti

Per ulteriori informazioni sulla disreflessia autonomica o per domande specifiche, i nostri consulenti specializzati sono disponibili dal lunedì al venerdì al numero verde +1-800-539-7309 (solo negli USA) o al +1-973-379-2690 (numero internazionale) dalle 7:00 alle 24:00 EST (fuso orario orientale USA).