Tutori e sistemi di deambulazione
Panoramica delle ortesi
Le ortesi e i tutori sono strumenti comuni nella riabilitazione, anche se in una certa misura meno che negli anni passati. Questo è parzialmente dovuto al taglio dei costi, all’esperienza medica limitata e alla riduzione del tempo dedicato alla riabilitazione. Parlando in generale, molti utenti ritengono anche che le ortesi siano ingombranti e abbiano un aspetto troppo bionico o da “disabile”.
Un’ortesi può essere utilizzata per posizionare una mano, un braccio o una gamba o per aumentare o migliorare la funzione. Può trattarsi di un dispositivo semplice come una stecca, o complesso come un tutore con stimolazione elettrica funzionale (FES) per la deambulazione nei paraplegici.
In basso sono riportate numerose opzioni di ortesi e dispositivi emergenti.
Ortesi avambraccio-polso-mano
L’ortesi avambraccio-polso-mano (WHO) trasferisce la forza da un polso attivo alle dita paralizzate, offrendo una funzione di presa a chi ha lesioni cervicali (generalmente tra C4-C7). L’ortesi WHO, detta anche stecca da polso, è stata modificata e semplificata negli anni, a volte con l’aggiunta di batterie per l’alimentazione.
Ortesi caviglia-piede
L’ortesi caviglia-piede (AFO) viene comunemente utilizzata in persone che hanno avuto ictus, sclerosi multipla e lesione del midollo spinale incompleta per sostenere la caviglia e consentire al piede di alzarsi dal suolo durante la fase di oscillazione del passo. Ne esistono numerosi modelli; la maggior parte presenta una coppa sagomata per il tallone che si estende dietro il perone.
Ortesi ginocchio-caviglia-piede
L’ortesi ginocchio-caviglia-piede (KAFO) consente a chi vive con la paralisi (solitamente L3 e superiore) di stabilizzare il ginocchio e la caviglia. Anche se è molto faticoso, le persone che utilizzano un’ortesi KAFO, persino quelle che non riescono a flettere il fianco, possono compiere passi facendo oscillare le gambe appoggiandosi a un paio di stampelle. Esistono molti tipi di KAFO, compresi tutori in plastica e metallo.
Ortesi reciprocante
Sviluppate originariamente in Canada per i bambini affetti da spina bifida, le ortesi reciprocanti (RGO) sono costituite da una coppia di KAFO con caviglie solide che bloccano le articolazioni del ginocchio e fasce per gambe e cosce. Ogni gamba del tutore è collegata a un’unità pelvica con un’articolazione per il fianco, che ne supporta la flessione e l’estensione. Un insieme di cavi di acciaio unisce le due articolazioni dei fianchi per limitare la lunghezza del passo.
Ruotando il torso, l’utilizzatore sposta il peso sulla gamba in avanti; questo consente all’altra gamba di muoversi in avanti. Questo tipo di deambulazione è stabile ed equilibrata, ma lenta e richiede molta energia.
I medici hanno aggiunto la FES alle ortesi reciprocanti come ausilio durante la camminata.
Parastep
Un parastep è una “neuroprotesi” ovvero un dispositivo che interessa sia la struttura del corpo (come un tutore) che il sistema nervoso (sostituto dei nervi danneggiati). Si tratta di un sistema FES portatile che semplifica la deambulazione reciproca stimolando i muscoli delle gambe a seguito di un segnale. Il movimento è alquanto robotico, ma indipendente e funzionale per periodi di tempo brevi.
La maggior parte delle persone colpite da lesione del midollo spinale tra T4 e T12 può utilizzare Sigmedics Parastep, che richiede un regime di fisioterapia costituito da 32 sessioni di allenamento. Il dispositivo è coperto da Medicare per gli utilizzatori qualificati.
Esoscheletro

Comparsi sulla scena solo pochi anni fa, gli esoscheletri sono diventati una tecnologia emergente importante così come è importante il ruolo che giocano sia nelle cure riabilitative che nella vita domestica di coloro che sono affetti da paralisi. Essenzialmente si tratta di gambe bioniche alimentate a batteria con piccoli motori sulle articolazioni.
Produttori di esoscheletri
Oltre 300 esoscheletri robotici Ekso Bionics sono in uso presso i centri di riabilitazione di tutto il mondo; il loro impiego deve essere supervisionato in un ambiente clinico. Gli esoscheletri robotici Ekso non sono attualmente approvati per l’uso personale negli Stati Uniti.
Sviluppato dal produttore di robot giapponese Cyberdyne, l’Hybrid Assistive Limb (HAL) è uno degli esoscheletri più nuovi sul mercato progettati esclusivamente per l’uso in ambiente clinico.
Il ReWalk Personal System è stato il primo esoscheletro approvato dalla Food and Drug Administration (nel 2014) per l’uso privato e in strutture comunitarie. Secondo l’azienda, ReWalk consente a chi lo utilizza di muoversi grazie all’integrazione di un tutore indossabile, un sistema di controllo basato su computer e sensori di movimento.
ReWalk offre a chi è affetto da paraplegia l’opportunità sia di stare in piedi che di camminare indipendentemente, ma il suo costo per alcuni può essere proibitivo. Stando a un recente articolo, il prezzo di acquisto di uno di questi dispositivi si avvicina agli 85.000 dollari.
Risorse
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