Prestazioni previdenziali
Panoramica dei piani di Previdenza Sociale
I due principali piani della Previdenza Sociale (Social Security) a sostegno delle persone con disabilità sono l’Assicurazione della Previdenza Sociale per l’invalidità (Social Security Disability Insurance, di seguito SSDI) e il Reddito di sicurezza supplementare (Supplemental Security Income, di seguito SSI).
È consigliabile fare domanda sia per l’SSDI che per l’SSI non appena si diventa disabili. È possibile essere idonei per uno e non per l’altro.
Per l’esito della richiesta possono volerci mesi o persino più di un anno, a seconda del tempo necessario per ottenere la documentazione medica. La decorrenza delle prestazioni dipende dalla data di invalidità, dalla data di presentazione della domanda di invalidità e dal tipo di prestazioni per le quali si è idonei.
Assicurazione della Previdenza Sociale per l’invalidità (SSDI)
L’assicurazione della Previdenza Sociale per l’invalidità si basa sull’impossibilità di lavorare. Secondo le normative della Previdenza Sociale, si è considerati invalidi se non si può svolgere il lavoro che si svolgeva in precedenza e se viene stabilito che non è possibile adattarsi ad un’altra mansione a causa delle proprie condizioni mediche.
Un’alta percentuale di richieste iniziali di SSDI viene negata. Esistono però tre gradi di appello. Per vincere un ricorso in uno qualsiasi di questi gradi, il richiedente deve fornire prove mediche di una condizione invalidante. La migliore fonte di queste prove è il medico, non il richiedente stesso.
Oltre a soddisfare la definizione di invalidità, è necessario aver lavorato in regime di previdenza obbligatoria abbastanza a lungo e di recente per avere diritto alla pensione di invalidità. Il richiedente deve aver lavorato almeno cinque dei dieci anni immediatamente precedenti l’invalidità e aver versato i contributi previdenziali. L’invalidità ha una durata minima di dodici mesi.
Le prestazioni SSDI sono disponibili per i lavoratori che presentano disabilità “medicalmente determinabili” che impediscono loro di rimanere sul posto di lavoro o di svolgere qualsiasi “attività lavorativa sostanziale”. Si tratta di ammortizzatori sociali per i lavoratori che non possono essere aiutati con adeguamenti e adattamenti chiamati “soluzioni ragionevoli” nella Legge sugli Americani con Disabilità (Americans with Disabilities Act – ADA).
Inoltre, una persona disabile di età inferiore ai 65 anni deve percepire una pensione di invalidità dalla Previdenza Sociale per ventiquattro mesi prima di avere diritto al Medicare.
Reddito di sicurezza supplementare (SSI)
Il reddito di sicurezza supplementare prevede l’erogazione di una pensione mensile a persone con reddito e risorse limitati.
È rivolto a chi ha più di sessantacinque anni e, a prescindere dall’età, alle persone non vedenti o con una qualsiasi altra disabilità.
Per percepire l’SSI è necessario:
- Avere compiuto 65 anni;
- Essere ipovedenti o non vedenti; oppure
- Avere una condizione medica/disabilità che impedisce di lavorare e per la quale è prevista una durata di almeno un anno o il decesso
Le prestazioni SSI non si basano sullo storico lavorativo del richiedente o di un altro membro della famiglia. Nella maggior parte degli Stati Uniti i beneficiari dell’SSI possono ottenere la copertura Medicaid anche per i ricoveri ospedalieri, le spese mediche, i farmaci e altre spese sanitarie.
Agli stessi possono inoltre essere riconosciuti dei buoni pasto in tutti gli Stati tranne la California, dove lo Stato aggiunge una percentuale aggiuntiva alla pensione federale.
Per determinare l’idoneità, viene calcolato il reddito basandosi sulle somme provenienti da attività lavorative, sulle prestazioni della Previdenza Sociale, sulle pensioni e sul valore dei beni ricevuti da terzi come vitto e alloggio. Il reddito totale dipende anche dal luogo in cui si vive, poiché nei singoli Stati vigono regole diverse.
Per ottenere l’SSI i beni di proprietà non devono avere un valore superiore a 2.000 dollari per una persona o 3.000 dollari per una coppia sposata convivente. Non tutto ciò che si possiede viene conteggiato. Ad esempio, l’SSI non considera la prima casa né, di solito, l’automobile.
Viceversa, vengono presi in considerazione contanti, conti bancari, azioni e obbligazioni.
Per ricevere l’SSI è necessario fare domanda anche per gli altri sussidi governativi per i quali si è idonei. Inoltre, insieme all’SSI, di solito si possono ottenere anche i sussidi del Programma di assistenza alimentare supplementare (Supplemental Nutrition Assistance Program – SNAP) e di Medicaid. Il primo aiuta a pagare gli alimenti, il secondo le spese mediche e ospedaliere.
Il programma SSI è finanziato attraverso le entrate generali dello Stato e non con le trattenute previdenziali previste dalla legge federale sui contributi assicurativi (Federal Insurance Contributions Act – FICA).
Visitare il sito web della Previdenza Sociale e individuare l’ufficio più vicino per ottenere ulteriore assistenza.
In alternativa, è possibile fissare un colloquio telefonico per avviare la procedura chiamando il numero 1-800-772-1213.
Le persone con una paralisi che si trasferiscono in centri di riabilitazione di altri Stati possono anche fissare un colloquio telefonico nel proprio Stato di residenza utilizzando il numero sopra indicato.
Procedura per il ricorso
La strada per ottenere o mantenere le prestazioni previdenziali non è sempre in discesa. Se l’ente stabilisce che non si ha (più) diritto alle prestazioni, o che l’importo deve essere modificato, provvederà a inviare una lettera per illustrare le motivazioni di tale decisione.
Se non è d’accordo, il paziente può chiedere che il suo caso venga riesaminato. Per fare ricorso, è necessario presentare la richiesta per iscritto entro 60 giorni dalla data di ricezione della lettera. Esistono quattro gradi di appello.
Il riesame è una revisione completa della richiesta da parte di una persona che non ha preso parte alla decisione originale. Questi esaminerà tutte le prove presentate al momento della prima richiesta, più eventuali nuove prove.
Chi non fosse d’accordo con il riesame può chiedere un’udienza, che sarà condotta da un giudice amministrativo estraneo sia alla prima decisione che al riesame. Il richiedente e il suo eventuale rappresentante possono presentarsi all’udienza e spiegare le proprie ragioni. Sarà possibile rivedere tutto ciò che è contenuto nel proprio fascicolo e fornire nuove informazioni.
Se non si è soddisfatti dall’esito dell’udienza, si può chiedere una valutazione da parte del Consiglio d’appello della Previdenza Sociale. Quest’organo esamina tutte le richieste di revisione, ma può respingerle se ritiene che la decisione dell’udienza sia corretta.
Se il Consiglio d’appello decide di riesaminare il caso, lo valuterà autonomamente o lo rinvierà a un giudice amministrativo per un ulteriore riesame.
Per chi non accetta la delibera del Consiglio d’appello o se quest’ultimo decide di non riesaminare il caso, l’ultima possibilità è quella di intentare una causa presso un tribunale distrettuale federale.
Data la complessità delle norme in materia, molti richiedenti si rivolgono ad avvocati specializzati in diritto della sicurezza sociale. La National Organization of Social Security Claimants’ Representatives (Organizzazione nazionale dei rappresentanti dei ricorrenti della Previdenza Sociale) può suggerire dei referenti locali.
Per qualsiasi domanda su SSI, SSDI o altri programmi assistenziali per la disabilità, contattare l’ufficio della Previdenza Sociale più vicino.
Risorse
Per ulteriori informazioni sulla previdenza sociale o per domande specifiche, i nostri consulenti specializzati sono disponibili dal lunedì al venerdì al numero verde +1-800-539-7309 (solo negli USA) o al +1-973-379-2690 (numero internazionale) dalle 7:00 alle 24:00 EST (fuso orario orientale USA).