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Serie di video: Iniziare a nuotare

La paralisi e il nuoto

Le persone che vivono con una paralisi hanno meno opzioni per svolgere un vero e proprio allenamento cardio o aerobico. Il nuoto potrebbe essere una buona scelta per far pompare il cuore. Inizialmente può far paura, ma con alcuni semplici consigli di Scott Chesney, oratore motivazionale, che vedrete in questa serie di video, diventerà un’attività molto piacevole.

Cosa serve

Scarpe da nuoto, imbottitura extra sulla pedana e asciugarsi bene.

Imparare a stare a galla

Il nuoto può essere molto divertente e allo stesso tempo fare paura, in particolare alle persone paralizzate che credono che, non potendo muovere alcune parti del corpo, in acqua avranno molte limitazioni. Ma non è così: il nostro corpo tende naturalmente a galleggiare. Più siamo rilassati, più è semplice restare a galla. È quando ci spaventiamo e contraiamo il corpo che affondiamo.

Il sollevatore

Alcuni sollevatori possono essere usati in autonomia; per altri è necessario l’aiuto di qualcuno. Una volta sul sedile, il più è fatto: si viene calati in acqua e poi ci si allontana dal sollevatore nuotando o facendosi aiutare.

La sedia da piscina

La prima opzione di cui abbiamo parlato per il trasferimento in piscina è il sollevatore. La seconda opzione è la sedia da piscina. Molte piscine comunali sono dotate di sollevatori o sedie da piscina. Quando non è così, è importante farlo presente. Ecco come si entra in piscina in modo sicuro usando la sedia.

Entrare in piscina autonomamente

Abbiamo visto i due modi più comuni per entrare in piscina: con un sollevatore o con una sedia da piscina. Tecnicamente ci sono altre due opzioni. La prima consiste nell’essere trasportati dentro la vasca, nello stesso modo in cui si può essere trasportati da qualsiasi altra parte. L’ultima opzione è quella di trasferirsi in vasca da soli.