Lesione cerebrale

Una lesione cerebrale (BI [Brain Injury]) è un evento che causa uno scompenso nel funzionamento. Una BI indica specificamente danni al cervello. Quando una BI è causata da un problema di salute come un ictus, un tumore, un problema metabolico o un’altra diagnosi medica, viene utilizzato il termine lesione cerebrale acquisita (ABI [Acquired Brain Injury]). Una lesione cerebrale causata da un incidente o da un danno intenzionale è chiamata lesione cerebrale traumatica (TBI [Traumatic Brain Injury]). Un trauma cranico può essere provocato da un urto, un taglio o un livido in qualsiasi parte della testa ma che non si estende nel cervello. La BI colpisce il cervello.
Il sistema nervoso centrale (SNC) è costituito dal cervello e dal midollo spinale. Poiché il cervello e il midollo spinale lavorano insieme e sono simili per quanto concerne la consistenza dei tessuti, questi due organi devono essere approfonditi insieme. Il cervello e il midollo spinale sono estremamente delicati. Perciò, il corpo è strutturato in modo da garantire loro la massima protezione: un rivestimento osseo completo. Questi sono i due soli organi del corpo completamente alloggiati nelle ossa. Ed è un indizio della loro importanza e della necessità di protezione.
Il cervello è racchiuso nelle ossa corrugate del cranio. Nel cranio c’è spazio per il cervello, per il flusso sanguigno e per il liquido cerebrospinale che fa da cuscinetto. Non c’è assolutamente spazio per nient’altro. Quando si verifica una lesione al cervello, potrebbe esserci una maggiore quantità di sangue o di liquidi, un’infiammazione o persino dell’aria, che non possono essere accolti. Perciò le parti meno rigide del cranio dovranno spostarsi a causa della sollecitazione aggiuntiva. Il tessuto cerebrale sensibile collassa quando il fluido extra preme contro di esso, il che causa ulteriori danni. Un altro problema è dato dal fatto che il tessuto cerebrale gonfio potrebbe scendere nel tronco cerebrale, attraverso l’apertura più grande del cranio, danneggiandolo. Questa è chiamata ernia cerebrale.
Similmente, il midollo spinale è alloggiato nelle vertebre o ossa spinali. Queste ossa sono articolate per rispondere al movimento del corpo. Qui è valido lo stesso principio perché c’è spazio solo per il midollo spinale, il flusso sanguigno e il liquido cerebrospinale. Una lesione al midollo spinale provoca il collasso o danneggiamento del tessuto del midollo, poiché anche le ossa vertebrali sono rigide.
Una lesione cerebrale, in genere, si verifica a seguito di un evento nel cervello che può essere dovuto a una malattia o a un trauma. Quando le cellule cerebrali vengono colpite, le loro molecole sono disseminate nei tessuti vicini. Questo provoca una serie di cambiamenti nel cervello a livello cellulare o addirittura molecolare che causa la morte delle cellule, un danno assonale (dei nervi) e un’infiammazione. Questi cambiamenti molecolari e chimici generano i sintomi cronici e i deficit del danno cerebrale.
Le cause della lesione cerebrale sono mediche e traumatiche. Gli effetti della lesione cerebrale possono includere perdita di coscienza, problemi respiratori, alterazioni del pensiero e problemi con i movimenti del corpo. Ogni lesione cerebrale è unica in base alla posizione della lesione. Il decorso di una lesione cerebrale varia; da una breve interruzione della funzione fino a problemi di lunga durata.
Tipi di lesione cerebrale
Spesso si ha una doppia diagnosi di lesione del midollo spinale e concomitante lesione cerebrale.
Poiché il midollo spinale è collegato direttamente al cervello, una lesione in uno influenzerà anche l’altro. Il cervello può essere vittima di una lesione al midollo spinale, oppure il midollo spinale può essere colpito da una lesione al cervello. In molti casi, la lesione cerebrale è il risultato di un danno al midollo spinale o di una condizione medica che colpisce l’intero sistema nervoso centrale (SNC), sia la colonna vertebrale sia il cervello.
La forza richiesta per provocare un trauma al midollo spinale colpisce anche tutto il corpo, compreso il cervello. La testa è una parte del corpo di grandi dimensioni ed è sostenuta dal collo che ha dimensioni inferiori; quindi, un trauma al midollo spinale può ripercuotersi sulla testa, perché il collo non è abbastanza forte da sorreggerla in condizioni particolarmente drammatiche. Una LM (lesione del midollo spinale) causata da un proiettile può produrre un’onda d’urto che attraversa il midollo spinale e giunge fino all’interno del cervello.
Se la lesione del midollo spinale è dovuta a una condizione medica, essa sarà presente in tutto il tessuto del sistema nervoso centrale, compreso il cervello. Le malattie del midollo spinale e del cervello generalmente colpiscono entrambi, a causa della migrazione dei tessuti o dei loro effetti sui nervi del sistema nervoso centrale.
In effetti, una lesione del midollo spinale, sia per un trauma sia per cause mediche, può provocare lo stiramento, la costrizione, la dislocazione, la mancanza di ossigeno o danni ai nervi sia del midollo spinale che del tessuto cerebrale. Poiché cervello e midollo spinale sono attaccati, una lesione ad uno può influenzare direttamente o indirettamente l’altro. La quantità di lesioni del midollo spinale che colpisce la funzione cerebrale è molto maggiore di quanto sia stato diagnosticato in precedenza.
La lesione cerebrale a seguito di una LM potrebbe non venire diagnosticata a causa della perdita di coscienza, della mancanza della capacità di muovere il corpo o di quanto sia dissimulata la lesione. I sintomi di una lesione cerebrale possono essere trascurati a causa della LM, di una grave malattia, dell’anestesia, della depressione, dell’ansia, della paura e della paralisi. Spesso, i membri della famiglia notano il cambiamento della funzione cerebrale nel contesto riabilitativo o quando l’individuo viene dimesso, poiché incontra difficoltà a portare avanti le attività mentali che era solito svolgere con facilità. Fuori dall’ambiente controllato di un ospedale, possono comparire problemi comportamentali.
Una complicazione che porta alla doppia diagnosi di lesione cerebrale e del midollo spinale è l’ossificazione eterotrofica (HO): una crescita anomala delle ossa nei tessuti molli e nei muscoli. Essa può causare immobilità articolare e dolore. Questa condizione può essere riscontrata in persone con una BI o una LM, ma è più probabile che si sviluppi in una doppia diagnosi di lesione cerebrale e lesione del midollo spinale. Può essere trattata con farmaci come l’indometacina se individuata precocemente. Una diagnosi tardiva richiede una correzione chirurgica. Talvolta, si utilizzano radiazioni a basso dosaggio come profilassi per l’HO.
Lesione cerebrale congenita
Il danno cerebrale può essere causato da una varietà di fattori. Se si verifica prima, durante o subito dopo la nascita, è un danno cerebrale congenito. Le cause del danno cerebrale congenito includono problemi genetici, infezioni, traumi, problemi metabolici nel feto o nella madre, o altre condizioni mediche. A volte la causa è sconosciuta. Il danno cerebrale congenito può essere progressivo o non progressivo, come ad esempio la paralisi cerebrale. Solitamente, il danno cerebrale congenito non viene classificato come una lesione cerebrale, ma i trattamenti possono essere intercambiabili.
Lesione cerebrale acquisita (ABI)
Una lesione al cervello dopo i sei mesi di età è considerata una lesione cerebrale acquisita (ABI). Le cause di una ABI sono varie e dovute a problemi medici. Gli esempi includono:
Malattie come la sclerosi multipla (SM), il morbo di Parkinson (PD), il morbo di Alzheimer e altre demenze, o gli esiti di un cancro (tumore)
Ictus da emorragia nel cervello o mancanza di ossigenazione al cervello per un’arteria o arterie bloccate
Anossia o mancanza di ossigeno al cervello per ipotermia estrema, semi-annegamento o quasi-soffocamento
Consumo di alcol o droghe che possono avvelenare il cervello
Lesione cerebrale traumatica (TBI)
La lesione cerebrale traumatica (TBI) è il risultato di un trauma al cervello. Può essere causata da un urto, un colpo o una scossa abbastanza grave da danneggiare il cervello. Un trauma cranico penetrante in cui qualcosa rompe il cranio è considerato una TBI. Poiché il sistema nervoso centrale (SNC) include sia il cervello che il midollo spinale, le stesse fonti traumatiche possono essere riscontrate anche in una lesione traumatica del midollo spinale.
Lesione cerebrale traumatica lieve (mTBI)/commozione cerebrale
Una mTBI è una lesione cerebrale traumatica; tuttavia, i sintomi sono più leggeri come in una commozione cerebrale. Molto spesso i sintomi sono più vaghi, come smemoratezza, dolore al collo, mal di testa e vertigini, ma possono includere sintomi quali perdita di coscienza (LOC), difficoltà di pensiero, concentrazione o equilibrio, nausea, visione offuscata, disturbi del sonno e cambiamenti dell’umore. I sintomi possono essere collegati alla parte specifica del cervello ferita, oppure a tutto il cervello in generale.
Sindrome post-commozione cerebrale
I sintomi di una commozione cerebrale svaniscono in circa due settimane. Se i sintomi persistono per un mese o due, viene diagnosticata una sindrome post-commozione cerebrale. I sintomi possono continuare a riposo, quando si lavora o in attività cognitive. L’individuo può ritirarsi dalle normali attività sociali, professionali, scolastiche o fisiche.
Classificazione delle lesioni cerebrali
Ciò che accade nel cervello è determinato dalla fonte della lesione o dagli effetti sul cervello. Queste condizioni derivano da cause mediche o da traumi. Le lesioni alla testa chiuse si verificano quando il cranio non viene penetrato. Di solito, un trauma cranico chiuso si verifica a seguito di un urto, uno scossone o un onda d’urto alla testa di notevole intensità. Anche problemi medici come un ictus, un tumore o qualsiasi perdita di ossigeno al cervello possono determinare un trauma cranico chiuso. Le lesioni alla testa aperte si verificano quando viene danneggiato lo strato esterno della membrana che trattiene il cervello. In genere, il cranio è fratturato. Ciò può essere provocato da qualcosa che penetra nel cervello, incluso un oggetto estraneo come un coltello, un proiettile o un ramo di albero, oppure da una parte del cranio che si rompe e si conficca nel cervello.
Un’ernia cerebrale si verifica quando la pressione o il gonfiore all’interno del cervello spinge il tessuto cerebrale in un’area in cui il cranio non oppone resistenza. L’unico punto in cui ciò può succedere è l’apertura alla base del cranio, delle dimensioni di un quarto dello stesso, dove il tronco cerebrale si collega al midollo spinale. Se il cranio è fratturato (rotto), il cervello può espandersi nell’area fratturata. Il tessuto cerebrale viene schiacciato o danneggiato quando viene spinto fuori dal cranio.
La commozione cerebrale è il tipo più comune di trauma cranico. La commozione cerebrale si verifica quando si viene colpiti alla testa con una forza sufficiente a far sbattere il cervello contro il cranio. Può essere lieve, con un breve cambiamento dello stato mentale o della coscienza che dura minuti o giorni. Un trauma cranico grave consiste in un lungo periodo di incoscienza o perdita della memoria. La sindrome post-commozione cerebrale viene diagnosticata se i sintomi durano per più di un mese. Ci sono dei piani di trattamento specifici sia per la commozione cerebrale che per la sindrome post-commozione cerebrale.
Con una commozione cerebrale può comparire una contusione. La contusione consiste in un piccolo sanguinamento nel cervello nel sito della commozione cerebrale, o nel punto in cui il cervello ha colpito il cranio. L’emorragia potrebbe risolversi da sola poiché il corpo cerca naturalmente di guarire sé stesso. Con il tempo, il sangue extra viene assorbito nell’area ferita. Se la contusione è vasta, continua a sanguinare o sta comprimendo il tessuto cerebrale, il sangue dovrà essere rimosso chirurgicamente.
Un’emorragia è una fuoriuscita di sangue incontrollata sulla superficie del cervello (emorragia subaracnoidea) o all’interno del cervello (emorragia intracerebrale). Un’emorragia nel cervello o nel midollo spinale può svilupparsi in seguito a traumi o problemi medici. L’emorragia è un sanguinamento attivo.
Gli ematomi intracranici sono masse di sangue intorno al cervello o al suo interno. Il sangue tra il cranio e il cervello è chiamato ematoma epidurale, cioè al di fuori della dura madre o della membrana dura che circonda il cervello. Una massa di sangue sotto la dura che circonda il cervello è un ematoma subdurale. Il sangue all’interno del cervello è chiamato ematoma intracerebrale (intra significa all’interno, cerebrale significa del cervello ed ematoma significa massa di sangue).
La lesione cerebrale Coup-Contrecoup, include due parole francesi per colpo e contraccolpo. In questo tipo di lesione, una forza spinge la testa in una direzione e fa sì che il cervello colpisca l’interno del cranio. Tuttavia, in questi casi la forza è così grande che dopo il colpo in una direzione, il cervello rimbalza indietro colpendo il cranio nella direzione opposta. Le aree del cervello possono essere nella parte anteriore e posteriore, laterali o con qualsiasi altro angolo. Il risultato è che vengono colpite due aree del cervello.
Il danno assonale diffuso (DAI) si verifica quando i nervi o gli assoni del cervello vengono strappati via dalle loro posizioni. Questo succede quando il cervello viene scosso o ritorto all’interno del cranio. Lo scuotimento o la torsione del cervello può essere dovuto a un trauma oppure può essere provocato intenzionalmente scuotendo violentemente qualcuno. A volte chiamato taglio assonale, la dimensione delle lacerazioni e il numero di assoni lesionati determinano la gravità della condizione. Queste lesioni possono essere difficili da rilevare in quanto potrebbero essere così piccole da non essere visibili in una risonanza magnetica; tuttavia, anche lacerazioni microscopiche producono danni significativi. Questo è il tipo di trauma cranico più grave. Il DAI è conosciuto principalmente come sindrome del bambino scosso, ma può verificarsi a qualsiasi età. Gli anziani sono delle vittime meno note dello scuotimento.
Le lesioni cerebrali penetranti si verificano quando un proiettile lacera la pelle e il cranio. In genere, potrebbe trattarsi di una pallottola, un coltello, un ramo di un albero, uno strumento o qualsiasi altro oggetto che spacca il cranio ed entra nel cervello. Il proiettile può passare da un lato all’altro del cranio o può fermarsi nel cervello. L’oggetto non dovrebbe essere rimosso fin quando un medico non avrà valutato la situazione. La rimozione può causare un aumento del sanguinamento, altri danni o la morte.
Una lesione cerebrale da esplosione (bTBI) è il risultato dell’onda d’urto di un’esplosione che colpisce il cervello o attraversa i vasi sanguigni o il liquido cerebrospinale. Questo tipo di lesione si incontra più spesso in ambienti militari, ma può verificarsi a causa di incidenti sul lavoro e altri tipi di lesioni esplosive. Le esplosioni in un laboratorio di metanfetamine possono provocare un danno da esplosione. La bTBI può essere lieve o grave. Solitamente, ad essa sono associate altre lesioni come lesioni del midollo spinale, ustioni, traumi multipli e disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
La sindrome da secondo impatto si verifica quando ci sono due lesioni cerebrali. Possono accadere in un breve periodo, oppure può esserci un infortunio dopo che è trascorso del tempo dal primo infortunio. La doppia lesione potrebbe aumentare la prima lesione o aggravarla con nuovi sintomi. Le persone con una lesione cerebrale dovrebbero sempre consultare un medico se subiscono una seconda lesione cerebrale.
Prevenire le lesioni cerebrali e le lesioni del midollo spinale
Per proteggersi da una lesione cerebrale, da una seconda lesione cerebrale o da una lesione del midollo spinale si dovrebbero seguire le seguenti linee guida:
- Concentrarsi sul compito che si sta svolgendo, evitare le distrazioni.
- Gli adulti devono indossare le cinture di sicurezza e i bambini devono viaggiare sui sedili di sicurezza posteriori.
- Non guidare mai sotto l’effetto di alcol o droghe, comprese droghe leggere e farmaci soggetti a prescrizione che possono compromettere la capacità di guidare.
- Indossare il casco quando si utilizzano veicoli “aperti” e durante le attività sportive, nonché quando si usa qualsiasi mezzo provvisto di ruote, si pratica l’equitazione, lo sci o lo snowboard. Conoscere le raccomandazioni di sicurezza per questi sport.
- Evitare le cadute in casa usando sgabelli e maniglioni, e corrimano su entrambi i lati delle scale; rimuovere i tappetini, fissare i cavi elettrici, usare tappetini antiscivolo, usare maniglioni nelle aree bagnate ed eliminare il disordine.
- Non tuffarsi in acque poco profonde, non spingere qualcuno in una piscina o in acqua, e mantenere le aree intorno all’acqua libere dal disordine.
- Fare esercizio fisico per mantenere la salute, la forza e l’equilibrio; controllare la vista.
- Mantenere tutte le aree ben illuminate.
- Tenere le armi da fuoco in un luogo chiuso e sicuro. Tenere le pallottole sotto chiave in un luogo diverso, e sicuro.
- Per proteggere i bambini, installare e utilizzare correttamente i seggiolini dell’auto, installare protezioni alle finestre per evitare che cadano dalle finestre aperte, posizionare cancelli di sicurezza soprattutto sulle scale, e corrimano all’altezza dei bambini, giocare in parchi giochi al coperto con un pavimento ammortizzante, far indossare caschi di sicurezza, rimuovere gli oggetti ingombranti e stare lontano da scale antincendio e balconi.
Aree funzionali del cervello
Il sistema nervoso centrale è formato da due parti principali: il cervello e il midollo spinale. Le informazioni vengono elaborate e messe in pratica attraverso il cervello. Il midollo spinale trasmette i messaggi da e verso il cervello e il corpo. Entrambi sono necessari per mantenere il corpo funzionante. Essi sono interdipendenti. Certe aree del cervello controllano e dirigono delle funzioni specifiche. Il midollo spinale porta quei messaggi da e verso il corpo.
Il cervello è costituito da due sezioni chiamate emisferi con una singola unità, il cervelletto, nella parte posteriore. Gli emisferi del cervello controllano il corpo in modo incrociato. L’emisfero cerebrale destro controlla il lato sinistro del corpo. L’emisfero sinistro controlla il lato destro del corpo.
Ogni emisfero cerebrale è diviso in sezioni che sono responsabili di determinate attività. La posizione della lesione nel cervello determina le parti del corpo corrispondenti in cui viene interrotta la funzione. Le lesioni possono colpire più di una sezione del cervello ed estendersi a un solo lato del cervello, possono coinvolgere diverse parti del cervello o interessare una parte del cervello con lesioni da pressione sul lato opposto.

Tutte le parti del cervello lavorano all’unisono. Le aree di controllo del cervello si sovrappongono per quanto riguarda le funzioni o possono fare affidamento su più parti del cervello per completare un’attività. Sezioni diverse del cervello sono state identificate come responsabili di compiti di elaborazione specifici.
I lobi frontali si trovano nel cranio sotto la fronte; iniziano sotto l’attaccatura dei capelli e arrivano circa fino alla linea dell’orecchio. Le funzioni generali di questa parte del cervello sono la risoluzione di problemi, il discernimento e la funzione motoria.
I lobi parietali si trovano alla sommità della testa. Quest’area gestisce le sensazioni, la scrittura e la posizione del corpo.
I lobi temporali si trovano su ciascun lato del cervello, sopra l’orecchio. Quest’area è generalmente responsabile della memoria e dell’udito.
I lobi occipitali si trovano nella parte più alta del retro della testa e sono responsabili dell’elaborazione delle informazioni da parte del cervello per quanto concerne la vista.
Il cervelletto è una unità singola nella parte posteriore della testa, appena sopra la parte inferiore del cranio. Il cervelletto coordina il movimento volontario.
Il tronco cerebrale si trova nella base posteriore del cervello e si collega al midollo spinale. Controlla la respirazione e il battito cardiaco.
Nel disegno qui sotto si può osservare la posizione delle aree sensoriali e motorie che si incrociano da un lato all’altro nel centro del cervello.

L’immagine successiva fornisce una mappa più dettagliata del cervello e dove si determinano le varie funzioni. Le lesioni cerebrali possono influenzare l’attività fisica, cognitiva (di pensiero) ed emotiva. In genere, nella lesione cerebrale saranno presenti delle combinazioni di problemi.

Il tronco cerebrale è la connessione tra il cervello e il midollo spinale. Il cervello e il midollo spinale lavorano insieme come un’unica unità. Il cervello controlla tutte le funzioni del corpo mentre il midollo spinale trasmette messaggi da e verso il corpo e il cervello. Alcune persone cercano di separare le sezioni del cervello, o del cervello e del midollo spinale; tuttavia, tutta l’attività del corpo dipende dall’interconnessione di queste parti.
Problemi legati ai livelli di consapevolezza nella lesione cerebrale
Essere svegli, vigili e consapevoli di ciò che ci circonda è il modo in cui la maggior parte delle persone percepisce e interagisce con il mondo. Dopo una lesione cerebrale, si possono avere vari stati di coscienza che influenzano la mente o lo stato mentale di un individuo. Una persona potrebbe non passare in modo osservabile da un livello di coscienza ad un altro. In effetti, molti individui potrebbero trovarsi in un certo stato, ed essere completamente svegli un minuto dopo.
La perdita di conoscenza è un periodo temporaneo in cui la mancanza di consapevolezza è dovuta alla mancanza di ossigeno nel cervello o ad attività elettriche anomale nel cervello. Lo svenimento o le convulsioni sono i motivi più comuni di una perdita dei sensi. Alcuni problemi medici possono portare alla perdita di coscienza come ad esempio un’emorragia eccessiva. Anche un trauma può causare la perdita di coscienza.
Il coma è uno stato di incoscienza prolungato. L’individuo non è consapevole delle proprie funzioni corporee e dell’ambiente circostante. Sono necessarie delle cure mediche per preservare le funzioni del cervello e del corpo. Un coma può durare ore, giorni, settimane e raramente più a lungo. Le persone in coma da lungo tempo possono passare a uno stato vegetativo in cui non hanno nessuna coscienza, ma possono respirare da sole, muovere gli arti e persino aprire gli occhi. Queste attività possono essere delle risposte a stimoli, ma senza alcuna coerenza. Si ha uno stato vegetativo persistente se l’individuo è rimasto in questo stato per un anno dalla lesione cerebrale o per sei mesi dalla mancanza di ossigeno al cervello. La morte cerebrale sopravviene quando cessano tutte le funzioni del cervello e del tronco cerebrale. Prima di dichiarare la morte cerebrale, vengono effettuate varie valutazioni mediche indipendenti e tutti devono essere d’accordo.
Si è in presenza di uno stato di minima coscienza quando l’individuo ha qualche consapevolezza. Può essere una risposta a suoni, dolore o altri stimoli.
La sindrome Locked-In è un tipo di lesione che colpisce la parte inferiore del cervello e il tronco cerebrale, ma non le parti superiori del cervello. Questo impedisce qualsiasi movimento del corpo, compresa la capacità di parlare, ma l’individuo è consapevole di tutto quello che sta accadendo. Potrebbe esserci un movimento degli occhi che può essere utilizzato per comunicare. A causa della mancanza di risposte, questa sindrome potrebbe essere scambiata per perdita di coscienza, coma o stato vegetativo. La sindrome Locked-In può essere causata da malattie, traumi o avvelenamento.
Doppia diagnosi di lesione cerebrale e lesione del midollo spinale Una lesione al sistema nervoso è un problema, ma due lesioni al sistema nervoso in aree diverse aggravano la capacità di risposta di una persona. Una lesione cerebrale e una lesione del midollo spinale creano sintomi aggiuntivi poiché uno turba la funzione dell’altro, il che genera una diagnosi e un trattamento più complicati. Sorprendentemente, quando una delle lesioni migliora, in genere si scopre un miglioramento dell’altra lesione.
Diagnosi della lesione cerebrale
Un’anamnesi e un esame obiettivo sono il primo passo nella diagnosi di una lesione cerebrale. Ciò include le informazioni sulle cause mediche e sui traumi, il momento dell’insorgenza e la progressione (lenta o veloce), i cambiamenti dello stato medico o i traumi improvvisi, se si è persa conoscenza e, in tal caso, per quanto tempo, i cambiamenti nella prontezza, nel parlare o nella coordinazione, se la testa o altre parti del corpo (midollo spinale) sono state ferite, se c’è stata una caduta, se il corpo è stato scosso gravemente.
Si esegue un esame neurologico che include la valutazione dei nervi cranici (nervi del cervello), delle percezioni e della funzione del corpo. Se c’è una lesione del midollo spinale, verrà completata una valutazione ASIA, conosciuta anche come Scala di danno ASIA (AIS), per analizzare ciascun livello del midollo spinale. Nell’esame neurologico effettuato per l’insorgenza improvvisa di una lesione cerebrale vengono presi in considerazione quattro fattori chiave.
- Esame strumentale neurologico: normale o anomalo
- Amnesia post traumatica (perdita della memoria): si differenzia tra la perdita di memoria inferiore a 24 ore e quella superiore a 24 ore. Questa valutazione viene presa in considerazione principalmente in caso di lesioni traumatiche, poiché in quelle dovute a cause mediche si può avere un cambiamento graduale nella memoria piuttosto che una perdita improvvisa. Possono verificarsi casi di perdita improvvisa della memoria anche in caso di condizioni mediche, ad esempio per l’insorgenza improvvisa di un ictus.
- Una lesione cerebrale può essere accompagnata da perdita di conoscenza. La perdita dei sensi o i livelli alterati della coscienza sono valutati come segue: da 0 a 30 minuti, da più di 30 minuti a meno di 24 ore, più di 24 ore.
- Il punteggio della Scala di Glasgow per la classificazione del coma è una misura del danno cerebrale. Miglior punteggio valutato in 24 ore, 15-13 = lesione cerebrale lieve; 12-9 = lesione cerebrale moderata; inferiore a 9 = lesione cerebrale grave.
Le persone con sospetta doppia diagnosi di lesione cerebrale e lesione del midollo spinale riceveranno una valutazione della funzione del midollo spinale. Questa viene effettuata utilizzando la Scala ASIA o AIS. Ogni livello del midollo spinale viene valutato per percezione e movimento.
Verrà eseguito un esame strumentale neurologico (neuroimaging) del cervello e, forse, anche del midollo spinale. Ciò include una risonanza magnetica (MRI) o una tomografia computerizzata (CT). Questi test forniranno immagini della struttura del cervello, delle masse di liquidi o di sangue, di fratture o dello spostamento delle ossa, di coaguli di sangue, contusioni e gonfiore. I risultati del neuroimaging saranno normali o anomali. Gli esami strumentali avanzati come l’imaging con tensore di diffusione (DTI) potrebbero evidenziare cambiamenti microstrutturali come il danno assonale. La risonanza magnetica funzionale (fMRI) viene utilizzata per mappare i cambiamenti nel cervello, in particolare delle funzioni cognitive e sensoriali. Le scansioni della tomografia a emissione di positroni (PET) potrebbero mostrare dettagli più precisi del cervello, ma tale possibilità deve essere ancora stabilita.
Il test neuropsicologico è una valutazione della capacità di pensare, dell’apprendimento, della memoria, della funzione motoria, della percezione, della risoluzione dei problemi, del processo decisionale e delle capacità verbali. Uno psicologo appositamente formato, chiamato neuropsicologo, sottopone la persona a un test, solitamente con carta e matita o computerizzato, per poter analizzare le problematiche, localizzare l’area interessata del cervello e suggerire dei trattamenti. Il neuropsicologo intervista il paziente e le persone vicine a questi, al fine di determinare le condizioni del paziente nel momento attuale rispetto a prima della lesione cerebrale. Questo test può essere fatto sia all’inizio della diagnosi, sia in seguito, per verificare i progressi. È necessario essere ben riposati perché il test può durare da tre a sei ore.
Se il paziente è affetto da una condizione medica, si potrebbero effettuare degli esami del sangue per verificare la progressione della malattia o la salute fisica generale.
Sintomi della lesione cerebrale
I sintomi della lesione cerebrale possono essere molto lievi o alquanto evidenti. I familiari sono spesso i primi a cogliere gli indizi anche leggeri di una BI poiché conoscono meglio la persona. Gli operatori sanitari conoscono i segni e i sintomi della BI, ma potrebbero non cogliere dei sintomi lievi poiché solitamente non conoscono il livello mentale, fisico e comportamentale dell’individuo prima dell’insorgenza della BI.
In ospedale o in ambito riabilitativo, la maggior parte delle attività sono organizzate secondo una routine o vengono semplicemente svolte per l’individuo. Ad esempio, ad una persona viene portato il pasto oppure questa viene accompagnata nella sala da pranzo per mangiare. Per questo motivo, se non dovesse ricordarsi di andarci da sola, potrebbe non essere notato. Le vengono portati i farmaci. Non ha bisogno di organizzarsi per prendere le pillole. Non deve fare la spesa, quindi la gestione del denaro non è un problema. Tutte queste attività potrebbero permettere di individuare i problemi dovuti ad una BI, ma in genere in un ambiente ospedaliero non vengono svolte quotidianamente; quindi, questi problemi potrebbero non essere rilevati.
Spesso i sintomi di una BI sono talmente leggeri che il familiare o l’osservatore potrebbe pensare di non essere del tutto al passo con la situazione, e quindi potrebbe ignorare il problema e attribuirlo alla propria mancanza di sonno o alla propria preoccupazione per la persona cara. Il soggetto crede di essere corretto nel suo modo di pensare e può convincere il familiare o l’osservatore a dubitare delle proprie osservazioni. Ciò è un indizio di una lieve lesione cerebrale.
Non tutti i sintomi di una BI potrebbero essere presenti in ogni persona. Un individuo può avere uno o più sintomi di una lesione cerebrale. Le persone con lesione del midollo spinale potrebbero non essere in grado di rilevare i sintomi fisici o sensoriali, anche se sono presenti. Dopo una lesione del midollo spinale, i sintomi fisici e sensoriali potrebbero non essere rilevati nei test. I bambini potrebbero non avere le capacità verbali o di sviluppo degli adulti; quindi, si deve osservare il loro comportamento.
Sintomi di una lesione cerebrale derivante da cause mediche o da traumi
Sintomi cognitivi o del pensiero
- Amnesia
- Confusione
- Difficoltà a pensare
- Problemi di memoria
- Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD)
- Incapacità di parlare o di capire ciò che viene detto
- Difficoltà di concentrazione
- Difficoltà di comprensione
- Difficoltà a riconoscere gli oggetti comuni
Sintomi comportamentali
- Riso e/o pianto anomali
- Impulsività
- Mancanza di moderazione
- Aggressività
- Irritabilità
- Ripetizione di parole o azioni
Sintomi legati all’umore
- Incapacità di controllare la rabbia
- Ansia o depressione
- Apatia verso gli altri e verso le attività
- Solitudine
Sintomi fisici
Perdita di conoscenza per alcuni secondi o minuti (qualcun altro dovrà osservarla annotandone la durata. Le persone che perdono i sensi non sanno quanto dura l’alterazione mentale, o persino se erano incoscienti).
- Blackout o svenimenti
- Instabilità (posturale) o rigidità muscolare
- Nausea o vomito
- Pupille dilatate, pupille disuguali
- Vista offuscata
- Biascicamento
- Ronzio nelle orecchie
- Mal di testa
- Disturbi del sonno
- Vertigini
- Affaticamento o estrema stanchezza
- Perdita dell’olfatto
- Lividi intorno agli occhi (occhi neri)
- Sensibilità alla luce
- Difficoltà a parlare
- Sensibilità ai suoni
- Convulsioni
- Dolore
Sintomi di una lesione cerebrale nei bambini (possono avere anche i sintomi degli adulti)
- Aumento del pianto con incapacità di essere consolati
- Irritabilità insolita o facile irascibilità
- Cambiamento delle abitudini alimentari
- Umore triste o depresso
- Cambiamento della capacità di prestare attenzione
- Cambiamento nelle abitudini legate al sonno, sonnolenza
- Perdita di interesse per i giocattoli o per le attività preferite
- Convulsioni
Valutazione della lesione cerebrale
Dopo una lesione cerebrale, dovuta a trauma o cause mediche, la persona può entrare in coma o perdere conoscenza. Può accadere per un breve periodo, ore, giorni o più. I metodi di valutazione del suo recupero vengono utilizzati per determinare i suoi progressi. Sono state sviluppate delle scale di valutazione per valutare in modo uniforme il livello di coscienza e il recupero.
Le scale di valutazione delle lesioni cerebrali includono il movimento come misura della funzione cosciente. Con una doppia diagnosi di lesione cerebrale e lesione del midollo spinale, è possibile che la capacità di movimento non possa essere valutata a causa della lesione del midollo. Pertanto, le valutazioni saranno adattate di conseguenza. I risultati delle scale potrebbero non riflettere il pieno potenziale di un individuo con una doppia diagnosi.
Esistono oltre 300 scale differenti per valutare una lesione cerebrale. Quelle più comuni sono elencate qui. Se viene utilizzata una scala differente, si possono chiedere informazioni sulle misurazioni e su come vengono valutate. Le valutazioni di follow-up dovrebbero essere fatte in modo uniforme con la stessa scala. I punteggi non possono essere analizzati utilizzando scale diverse poiché le valutazioni e le misurazioni sono uniche per ciascuna di esse.
Scala di Glasgow per la classificazione del coma (GCS)
La GCS è stata realizzata nel 1974 per la valutazione del trauma cranico (incluso il danno cerebrale) utilizzando il movimento degli occhi, la capacità di parlare e il movimento del corpo dell’individuo in coma. La valutazione viene eseguita ripetutamente dagli operatori sanitari per valutare i cambiamenti. La persona viene osservata, stimolata per ottenere una risposta e quindi valutata utilizzando questa scala.
Le linee guida generali indicano che, con un punteggio totale di 13-15, si è in presenza di un trauma cranico lieve. Un punteggio di 9-12 indica un trauma cranico moderato. Con un trauma cranico grave il punteggio sarà di 8 o inferiore. Questa è una sintesi generale dei punteggi. Il sito web del Royal College of Physicians and Surgeons of Glasgow sulla Scala di Glasgow per la classificazione del coma contiene informazioni dettagliate su come utilizzare e interpretare questa scala.
Scala di recupero dal coma rivista (nota anche come Scala JFK)
La CRS-R (Coma Recovery Scale-Revised – Scala di recupero dal coma rivista) viene utilizzata per standardizzare la valutazione dei problemi neurocomportamentali delle persone con livelli alterati di coscienza (coma). La scala è utile per la diagnosi, il recupero comportamentale, la previsione dei risultati e per valutare l’efficacia del trattamento. Rileva le differenze in livelli di coma molto profondi. Vengono analizzate valutazioni dell’udito (uditive), della vista (visive), del movimento (motorie), della funzione della bocca (motorie orali), della comunicazione e dell’eccitazione. I risultati della scala sono compresi tra 0 e 23. I punteggi più bassi indicano un’attività riflessa, i punteggi alti indicano l’attività volontaria.
Il foglio di valutazione della Scala di recupero dal coma rivista è disponibile sul sito web del Shirley Ryan Ability Lab.
La Scala dei livelli di funzionamento cognitivo di Rancho Los Amigos viene utilizzata per valutare il recupero da una lesione cerebrale. È una scala a 10 livelli che fornisce indicazioni sulle capacità cognitive e comportamentali. La scala inizia da “nessuna risposta” al livello uno, fino a “intenzionale/appropriato” al livello dieci. Il Centro di riabilitazione di Sunnybrook offre un opuscolo sui livelli di funzionamento cognitivo della Scala di Rancho Los Amigos che include suggerimenti per la famiglia e per gli amici per ciascun livello.
La Misura di indipendenza funzionale (FIM) e la Misura della valutazione funzionale (FAM) sono le valutazioni più utilizzate nell’ambito della riabilitazione in terapia intensiva. La Misura dell’indipendenza funzionale è composta da 18 elementi volti a valutare i progressi nella funzione fisica, psicologica e sociale. La Misura della valutazione funzionale consiste in 12 elementi aggiuntivi per valutare le capacità cognitive, comportamentali, comunicative e di funzionamento sociale. Gli elementi di queste scale vengono analizzati settimanalmente o ogni due settimane per determinare i progressi. Le scale di valutazione FIM e FAM si possono trovare sul sito web del Shirley Ryan Abilities Lab.
La Scala di valutazione della disabilità (DRS) è stata sviluppata per valutare la lesione cerebrale traumatica (TBI) dalla sua insorgenza fino alla vita sociale. Questa scala di 30 punti viene utilizzata per valutare la coscienza, le capacità cognitive, la dipendenza dagli altri e le possibilità occupazionali. La si può trovare sul sito web del Shirley Ryan Abilities Lab.
Il Mini esame dello stato mentale è un breve screening della funzione mentale che viene generalmente eseguito in una situazione clinica come, ad esempio, in uno studio medico. Può essere completato facilmente in un breve lasso di tempo come screening per il deterioramento cognitivo. Se indicato, si viene indirizzati ad un test più preciso. Molto probabilmente, questa valutazione verrà utilizzata con una persona che vive in società, quando vengono notati per la prima volta gli effetti di una lesione cerebrale. Il Mini esame mentale può essere scaricato gratuitamente da questo sito.
Craig Handicap Assessment and Reporting Technique (CHART). È una valutazione di 32 elementi utilizzata in ambito comunitario. Indica i problemi della lesione cerebrale dopo la dimissione dall’ambiente riabilitativo. Le valutazioni includono l’indipendenza fisica e cognitiva, la mobilità, l’occupazione, l’integrazione sociale e l’autosufficienza economica. È disponibile anche una forma breve con 19 elementi. Il libretto di istruzioni e interpretativo completo è disponibile sul sito del Craig Hospital.
Gli Standard internazionali per la classificazione neurologica delle lesioni del midollo spinale (International Standards for Neurological Classification of Spinal Cord Injury – ISNCSCI) sono stati rivisti nel 2019. Sono chiamati anche Esame ASIA o Scala AIS. L’Associazione americana per le lesioni spinali (American Spinal Injury Association – ASIA) ha sviluppato questo strumento che valuta la funzione sensoriale e motoria di ogni livello del midollo spinale.
Trattamento della lesione cerebrale
Le cure per una lesione cerebrale dovrebbero iniziare il prima possibile per dare i migliori risultati. Una BI per cause mediche, per traumi o scoperta più avanti richiede una diagnosi e un trattamento. La progressione della BI determinerà il trattamento più opportuno.
Tradizionalmente, una lesione cerebrale lieve, come una commozione cerebrale, veniva trattata mettendo il cervello a riposo. Questo includeva la riduzione degli sforzi fisici e una minore stimolazione cognitiva (mentale): niente TV, videogiochi o uso del computer, eliminare la lettura, lavori impegnativi o compiti scolastici per il periodo di tempo determinato dal medico. Si pensava che il riposo avesse un effetto calmante o non stimolante; quindi, il processo di guarigione poteva avvenire. Tuttavia, ricerche più recenti indicano che un lieve esercizio può aiutare il recupero da una commozione cerebrale. Si deve seguire il piano di trattamento stabilito dal medico in base alle esigenze specifiche del caso.
Pronto soccorso. Spesso sono necessarie delle cure urgenti per le persone con lesioni cerebrali traumatiche. Sono cure fornite a persone in una condizione medica di emergenza. La stabilizzazione del corpo, il supporto respiratorio e vitale, il controllo dell’emorragia e della pressione sanguigna, la stabilizzazione di altre lesioni come una lesione al midollo spinale sono prioritarie, così come la chirurgia d’urgenza per fermare l’emorragia o evitare coaguli di sangue nel cervello. Le fratture del cranio vanno riparate.
Nella fase acuta della lesione cerebrale potrebbe essere necessario il monitoraggio della pressione intracranica. Viene inserita una sonda nel cranio seguendo una procedura sterile per misurare la pressione all’interno della testa. Poiché il cranio è rigido, l’aumento della pressione costringe il delicato tessuto cerebrale a collassare, il che causa danni aggiuntivi se non viene monitorato. Questo monitor potrebbe essere in funzione per un certo periodo di tempo. Si dovranno prendere delle precauzioni per garantire la posizione migliore per l’individuo. I visitatori non dovranno riposizionare il paziente o modificare l’altezza del letto per evitare qualsiasi aumento della pressione.
Il trattamento delle lesioni cerebrali include un approccio versatile. In genere, si alleviano i problemi della persona con farmaci, sostegno psicologico, esercizi e coinvolgimento della famiglia. Sono elementi essenziali del piano di trattamento. Nel piano di trattamento possono essere coinvolti molti specialisti.
Farmaci utilizzati normalmente per il trattamento delle lesioni cerebrali
Non tutte le persone con una lesione cerebrale avranno bisogno di farmaci. Gli individui con determinate condizioni o problemi specifici possono assumere farmaci per aumentare la lucidità mentale e per controllare dei problemi di salute. Altri possono aggiungere o rimuovere i farmaci, secondo necessità.
- I farmaci analgesici riducono il dolore.
- I farmaci ansiolitici alleviano le sensazioni di confusione o rallentano l’elaborazione delle informazioni.
- Gli anticoagulanti prevengono la formazione di coaguli di sangue.
- Gli anticonvulsivanti contrastano le convulsioni.
- Gli antidepressivi smorzano i sintomi della depressione e gli sbalzi d’umore.
- Gli antipsicotici aiutano a contenere la combattività, l’ostilità, le allucinazioni, i disturbi del sonno.
- I diuretici rimuovono i liquidi che potrebbero aumentare la pressione all’interno del cervello.
- I miorilassanti riducono gli spasmi muscolari.
- Gli agenti sedativi-ipnotici inducono il sonno e agiscono sulla risposta mentale e fisica, sulla consapevolezza e sul dolore.
- Gli stimolanti aumentano la prontezza mentale e l’attenzione.
Terapie per una lesione cerebrale
Il trattamento di una lesione cerebrale viene svolto in luoghi diversi a seconda delle esigenze dell’individuo. La valutazione e inizio del trattamento può iniziare in ospedale per la fase acuta. Se la lesione cerebrale è grave, o se sono presenti più problemi di salute, in particolare con una doppia diagnosi di lesione cerebrale e lesione del midollo spinale, l’individuo può utilizzare i servizi di una struttura di riabilitazione per la fase acuta. Le lesioni cerebrali dovute a condizioni mediche potrebbero iniziare in uno studio medico. I servizi di un centro di riabilitazione subacuta potrebbero essere utilizzati per trattamenti più lunghi. Le strutture di assistenza transitorie sono un tipo di struttura residenziale in cui è possibile accedere a certi servizi. I centri diurni sono strutture in cui la terapia viene fornita durante gli orari di lavoro, ma l’individuo trascorre il resto della giornata a casa. Si può anche vivere in casa con un trattamento ambulatoriale presso uno studio medico o centro terapeutico.
La terapia cognitivo comportamentale (CBT) viene utilizzata spesso nel trattamento delle lesioni cerebrali. Gli obiettivi della CBT sono migliorare la memoria, l’attenzione, la percezione, l’apprendimento, la pianificazione e il giudizio. Nella CBT, i modelli di pensiero vengono modificati attraverso l’apprendimento. Un individuo si impegna a riconoscere le distorsioni del pensiero, e in seguito si concentra sulla capacità di risolvere i problemi per cambiare le condizioni tramite modelli di pensiero. I modelli comportamentali possono essere modificati anche valutando le interazioni problematiche con le persone e utilizzando delle strategie per migliorarle. La persona impara a calmare la mente e rilassare il corpo.
La neuroplasticità è un concetto secondo cui una parte del sistema nervoso può adattarsi per sopperire a un’altra parte che sta avendo delle difficoltà. L’idea è che il sistema nervoso è “plastico” o può essere modellato per soddisfare le esigenze di salute di un individuo. La neuroplasticità è il processo naturale di recupero neurologico. Dopo una lesione cerebrale, si introduce un’attività nel corpo con azioni ripetitive che stimolano la neuroplasticità. Questo trattamento viene utilizzato per attività fisiche come camminare, svolgere attività della vita quotidiana, abilità linguistiche e capacità di pensare. Si sfrutta il coinvolgimento di tutto il cervello per favorire il recupero.
La famiglia è un elemento chiave per il recupero delle persone con lesioni cerebrali. Il recupero da una lesione cerebrale è un processo a tempo pieno, che si svolge non soltanto nel corso delle sedute di trattamento. Sostegno e pazienza sono necessari nel recupero. Famiglie, amici e professionisti coinvolti nelle cure dovrebbero partecipare accompagnando la persona nei trattamenti e fornendo sostegno. I familiari sono incoraggiati a mantenere il proprio benessere mentale tramite gruppi di supporto, consulenza individuale o consulenza familiare in modo da integrare le strategie di trattamento nelle interazioni con il membro della famiglia che ha subito una lesione cerebrale.
Specialisti coinvolti nel recupero da una lesione cerebrale e che cosa fanno
La maggior parte delle persone con una lesione cerebrale viene curata da un team di specialisti che lavorano insieme per coordinare un programma unico, adatto alle esigenze di ogni individuo.
Un neuropsicologo è una persona formata appositamente nella diagnosi e nel trattamento delle lesioni cerebrali. Svolge dei test per individuare l’area del cervello danneggiata e raccomanda dei trattamenti specifici. Valuta i progressi della persona per assicurarsi che stia migliorando e per prevenire qualsiasi battuta d’arresto.
Un neurologo è un medico specializzato nei problemi del sistema nervoso. Alcuni si specializzano ulteriormente nelle lesioni cerebrali. Questo professionista offre le cure mediche necessarie, inclusi i trattamenti e i farmaci per le lesioni cerebrali.
Un fisiatra è un medico specializzato in fisiatria e riabilitazione. Valuta le esigenze concernenti la terapia e il trattamento al fine di ottenere un recupero. È il professionista di riferimento nel periodo del recupero e nel lungo termine.
Un assistente socio-psicologico aiuta la persona ad apprendere come occuparsi dei problemi interpersonali, delle capacità di coping e del proprio benessere emotivo.
Un neurochirurgo è il medico specializzato che esegue gli interventi chirurgici al cervello o al midollo spinale per correggere eventuali problemi strutturali necessari a preservare la persona in vita e a evitare ulteriori complicazioni e danni.
Un neuroftalmologo è uno specialista che comprende sia la neurologia che l’oftalmologia. Questo gli consente di occuparsi degli occhi della persona in relazione ai problemi connessi alla lesione cerebrale.
Un neuro-optometrista può aiutare a risolvere i problemi di vista causati da una lesione cerebrale.
Un fisioterapista è una persona che fornisce trattamenti fisici per quanto concerne movimento, forza, equilibrio ed energia. Questo specialista aiuta la persona a mantenere la flessibilità. Coordina la cura per includere anche il trattamento di altri problemi relativi al movimento.
Un ergoterapista assiste la persona per quanto riguarda i compiti della vita quotidiana come vestirsi, mangiare, fare il bagno, motricità fine e competenze sociali.
Il logopedista si occupa delle abilità comunicative, del parlare, deglutire e mangiare. Offre anche insegnamenti sulle capacità di orientamento e organizzazione.
L’idrokinesiterapia viene fornita per migliorare il movimento muscolare, la forza, la coordinazione, la deambulazione, la resistenza e per ridurre il dolore. Questa terapia viene eseguita in una piscina di acqua calda per ridurre la resistenza della gravità e utilizzare la spinta idrostatica. La terapia in acqua può essere molto rilassante.
Gli infermieri della riabilitazione forniscono assistenza con la cura personale e con la formazione sulle strategie di cura. Istruiscono la persona sulla lesione cerebrale, sui trattamenti e sui farmaci. Questi professionisti lavorano in luoghi differenti, incluso a domicilio, per assicurarsi che la persona abbia le conoscenze necessarie per le cure quotidiane.
I terapisti ricreativi sono utili nel trovare dei modi per adattare le attività preferite della persona alle sue esigenze specifiche.
Gli assistenti sociali offrono assistenza con gli adattamenti pratici riguardanti la vita della persona. Possono aiutarla a localizzare le risorse di cui potrebbe aver bisogno per continuare le cure.
I Case Manager sono individui che lavorano con le fonti di pagamento come le compagnie assicurative per assicurarsi che la persona disponga delle cure e delle attrezzature necessarie per la sua situazione.
I consulenti professionali aiutano la persona per quanto riguarda il ritorno al lavoro e la vita sociale. Offrono delle strategie per affrontare le sfide sul posto di lavoro.
Altri professionisti sanitari come terapisti respiratori, specialisti nella cura delle ferite e chirurghi ortopedici potrebbero essere consultati in base alle esigenze individuali.
Il recupero da una lesione cerebrale
Il recupero da una lesione cerebrale varia a causa di molteplici fattori. La diagnosi precoce di una BI è fondamentale per iniziare il trattamento. Come per qualsiasi condizione medica, un trattamento precoce in genere dà dei risultati migliori. Alcune BI sono lievi, quindi i sintomi non compaiono fin quando l’individuo non esce dall’ospedale e viene messo di fronte alle attività quotidiane della vita. I sintomi possono essere nascosti da altri problemi medici come malattie o lesioni del midollo spinale che fanno sì che le valutazioni non siano chiare. Altri casi di BI sono gravi e molto evidenti.
Il recupero da una lesione cerebrale è differente per ogni persona. Non esistono due casi esattamente uguali perché non esistono due persone totalmente identiche. Il team di trattamento può fare delle previsioni concernenti il recupero, ma in genere i progressi vengono osservati man mano che si verificano. Il recupero generalmente segue i livelli della Scala del funzionamento cognitivo di Rancho Los Amigos presentata in precedenza. Il recupero dalle lesioni cerebrali non ha uno schema graduale. Alcuni individui passano rapidamente attraverso i livelli, altri potrebbero impiegare più tempo.
È importante mantenere la speranza, la pazienza e continuare la terapia. Le tecniche apprese sul recupero delle lesioni cerebrali possono essere utilizzate per tutta la vita.
Ci sono dei fattori che possono influenzare la diagnosi, il trattamento e il recupero da un trauma cranico. Essi dovrebbero essere considerati nella pianificazione del trattamento. Non rappresentano necessariamente delle limitazioni per il recupero.
Età. I tassi più elevati di danno cerebrale si trovano in individui di età inferiore a 25 anni e superiore a 75 anni, e sono in aumento principalmente a causa delle cadute. Gli anziani presentano maggiori disabilità per quanto riguarda la funzione fisica e cognitiva; i tassi di depressione, ricoveri e mortalità sono più alti. Poiché si tratta di variabili note, i piani di trattamento vengono adattati di conseguenza.
Genere. I tassi di BI sono maggiori per gli uomini. Storicamente, ciò è dovuto a fattori occupazionali e allo stile di vita. Gli uomini tendono ad essere più depressi. Tuttavia, man mano che le donne conseguono una maggiore eguaglianza sociale, le differenze di genere diminuiscono. Ci sono alcune teorie secondo cui le differenze ormonali potrebbero fornire maggiore protezione alle donne in età riproduttiva per quanto riguarda i cambiamenti microscopici durante la guarigione.
Tipo di lesione. Le lesioni penetranti o le lesioni aperte alla testa presentano un rischio maggiore di complicanze e morte, principalmente a causa delle infezioni. Sono associate ad aumento dei casi di polmonite, frattura del cranio, perdita di liquido cerebrospinale e ipotonia (scarso tono muscolare). Le lesioni da esplosione hanno tassi più elevati di deficit sensoriali, dolore e traumi multipli. La doppia diagnosi di BI e lesione del midollo spinale può complicare il recupero a causa dei problemi nel cervello e nel midollo spinale che possono aggravare i fattori di recupero.
Genetica. Studi recenti indicano che la genetica ha un ruolo nel recupero da una BI, anche se servono maggiori ricerche in quest’area. Secondo alcuni studi genetici su persone affette da demenza e altre malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, l’apolipoproteina E (ApoE), una proteina per il trasporto dei lipidi, può avere una funzione protettiva nel recupero da una BI.
Accesso alle cure. Le persone con una minore possibilità di accedere alla diagnosi e al trattamento hanno degli esiti peggiori. Se sono senza assicurazione hanno delle degenze ospedaliere più brevi e un minore accesso alle strutture e alle cure riabilitative. Anche coloro che vivono in aree rurali con una minore accessibilità agli esami strumentali per la diagnosi e alle terapie per la riabilitazione hanno degli esiti peggiori.
Mancanza di segnalazioni. Alcuni individui o familiari non comunicano i cambiamenti nelle capacità. Ciò può essere dovuto a imbarazzo, stigma, paura, mancanza di conoscenza della BI o ignoranza sulla disponibilità di trattamenti. Gli individui con sintomi lievi potrebbero aspettare che si risolvano da soli. I sintomi possono essere leggeri e attribuiti a problemi di sonno o altri motivi. Qualsiasi cambiamento dovrebbe essere riferito al proprio medico per fare degli esami ed eventuali trattamenti.
Fatti e cifre sulla lesione cerebrale
I fatti concernenti le lesioni cerebrali sono incentrati sulla lesione cerebrale traumatica (TBI). Le lesioni cerebrali acquisite (ABI) sono solitamente elencate in un gruppo diagnostico composto da ictus, anossia (mancanza di ossigeno al cervello), tumori, ecc.
Il numero di TBI che si verifica ogni anno (negli Stati Uniti) è di 2,5 milioni.
Le cause sono: cadute (35%), incidenti stradali (17%), essere colpiti da qualcosa o sbattere contro qualcosa (16%).
Ogni anno, gli individui colpiti da una disabilità dovuta a lesioni cerebrali sono tra 80.000 e 90.000.
Attualmente negli Stati Uniti ci sono 3,1 milioni di persone che vivono con disabilità a causa di una lesione cerebrale.
Ricerca
La ricerca sulla lesione cerebrale è molto vasta. Le informazioni provenienti dagli strumenti di valutazione vengono studiate per determinare dei trattamenti efficaci. Molti programmi importanti, agenzie governative e il governo degli Stati Uniti sponsorizzano e conducono grandi progetti di ricerca su tutti gli aspetti delle lesioni cerebrali. Alcuni trattamenti per una lesione cerebrale sono gli stessi di una lesione del midollo spinale, perché il sistema nervoso agisce come un’unica entità.
Le cellule staminali sono allo studio per quanto concerne l’efficacia nel recupero del cervello a livello molecolare. Attualmente, queste ricerche vengono condotte in laboratorio con pochissimi studi sull’uomo. Tuttavia, i risultati sono promettenti.
La realtà virtuale è allo studio in tutte le aree della riabilitazione, compreso il campo delle lesioni cerebrali. Questo procedimento include simulazioni al computer e altri sistemi robotici come la camminata sostenuta. Le informazioni raccolte si sono evolute e continuano ad evolversi grazie ai miglioramenti dei risultati per le persone con lesioni cerebrali.
Le strategie di riabilitazione basate sull’attività, che includono movimenti modello, si sono dimostrate efficaci nel fornire input al cervello in via di guarigione. Questa ricerca continua con molte terapie tra cui l’idrokinesiterapia e la camminata sostenuta che sono già in uso attualmente.
La fatica è un problema per le persone con una lesione del midollo spinale. Sono in corso ricerche su questo fenomeno e su come trattarlo, inclusi studi fisiologici, farmaci e terapie.
La stimolazione cerebrale elettromagnetica si sta dimostrando efficace in laboratorio. Gli studi iniziali sulla stimolazione corticale in combinazione con trattamenti terapeutici esistenti e avanzati stanno portando a un miglioramento dei risultati. Questi studi sono in una fase iniziale.
Per saperne di più sulla ricerca sulle lesioni cerebrali, il National Institute of Neurological Disorders and Stroke (Istituto nazionale per i disturbi neurologici e l’ictus) fornisce informazioni sugli studi. Il registro degli studi clinici del governo degli Stati Uniti si trova qui.
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