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Lesione del midollo spinale

Cause di una lesione del midollo spinale

Si ha una lesione del midollo spinale quando qualcosa interferisce con la funzione o la struttura del midollo. Ciò può includere le conseguenze di una malattia o di un trauma con conseguente stiramento eccessivo dei nervi, un urto, un osso della vertebra che preme contro il midollo, un’onda d’urto, elettrocuzione, tumore, infezione, veleno, mancanza di ossigeno (ischemia), taglio o lacerazione dei nervi. Si può avere una lesione del midollo spinale durante lo sviluppo del feto, a causa di traumi o condizioni mediche.

I risultati di una lesione del midollo spinale possono essere diversi, a seconda del tipo e della posizione della lesione. Il più comune è la perdita della capacità motoria e sensoriale, e il rallentamento di alcuni organi interni del corpo (funzione del nervo autonomo) al di sotto del livello della lesione. In generale, più in alto si verifica le lesione nel midollo spinale e maggiori saranno le capacità, percezioni e funzioni interne colpite.

Una lesione che colpisce tutti e quattro gli arti si chiama tetraplegia (un tempo chiamata quadriplegia). Una lesione che colpisce la metà inferiore del corpo è chiamata paraplegia. La portata di queste lesioni va molto aldilà del semplice movimento delle braccia e delle gambe, perché la sensazione e tutti i sistemi del corpo sono interessati.

Le lesioni complete sono quelle in cui non c’è nessuna funzione o sensazione al di sotto del livello della lesione. In realtà, significa che tutti i messaggi da e verso il cervello sono completamente bloccati. NON significa che il midollo spinale sia completamente reciso. Con lesione completa si intende che nessun messaggio sta attraversando l’area interessata dalla lesione al midollo spinale. Una lesione incompleta indica che alcuni messaggi passano. Le lesioni incomplete sono uniche ed esclusive per quella persona. Non esistono due lesioni incomplete esattamente uguali, sebbene possano essere simili. Le capacità di un individuo con una lesione incompleta dipendono da quali sono i nervi che trasmettono i messaggi.

Gli individui con una lesione del midollo spinale dovuta a cause mediche potrebbero avere lesioni in diversi siti con una conseguente combinazione di effetti. La lesione del midollo spinale causata da una malattia si evolve nel tempo con il progredire della condizione medica. Nelle prime fasi della malattia, un individuo può essere in grado di compensare una certa debolezza muscolare o perdita sensoriale. Tuttavia, a un certo punto, la malattia raggiungerà un livello critico in cui la funzione o la sensazione saranno gravemente ridotte o annientate. Nessuno sa esattamente quando questo si verificherà, poiché varia in base al tipo e alla progressione della malattia.

Una lesione traumatica si verifica all’improvviso, principalmente a causa di un incidente. L’area di coinvolgimento del midollo spinale potrebbe essere a un livello o più livelli consecutivi. Alcune persone potrebbero avere traumi a due o più livelli diversi del midollo spinale, a seconda della(e) posizione(i) della lesione. Contemporaneamente, possono essere presenti anche altri traumi. Gli effetti della lesione del midollo spinale sono immediati.

In medicina si usa il termine “lesione” per descrivere una ferita al midollo spinale. Una lesione è un danno a un’area del corpo. Può essere dovuta a traumi, lividi, pressione, tumore, mancanza di ossigeno, cicatrici, placca o qualsiasi causa di rottura del midollo spinale.

Una lesione nell’area cervicale e toracica del midollo spinale provoca una lesione del motoneurone superiore (UMN). Questo tipo di lesione è associata a un incremento del tono muscolare (spasticità). Lo si osserva nei muscoli delle braccia e delle gambe, forse anche del tronco. All’interno del corpo, anche gli organi sono influenzati dal tono. Un incremento del tono è più facile da notare internamente nella funzione intestinale e vescicale, poiché piccole quantità di feci o di urina vengono espulse automaticamente senza uno svuotamento.

Una lesione del motoneurone inferiore (LMN) si verifica nell’area lombare e sacrale. Questa lesione provoca flaccidità. Subito dopo l’infortunio, si potrebbe notare che i muscoli delle gambe diventano più piccoli poiché i muscoli mancano di tono. L’intestino e la vescica si riempiranno ma non espelleranno le feci o l’urina. Entrambi possono dilatarsi eccessivamente causando gravi complicazioni. A volte, l’intestino e la vescica espellono i rifiuti in eccesso senza svuotarsi.

Altri tipi di lesione del midollo spinale

Esistono altri tipi meno comuni di lesione del midollo spinale che colpiscono aree specifiche.

La sindrome midollare anteriore (a volte chiamata sindrome del midollo ventrale) è causata da una mancanza di flusso sanguigno o di ossigeno (infarto) ai due terzi anteriori ma non alla parte posteriore del midollo spinale, e in una parte del cervello chiamata midollo allungato. Il risultato è la perdita delle sensazioni motorie, del dolore e della temperatura; ma, la localizzazione del corpo nello spazio (propriocezione) e la percezione delle vibrazioni rimangono dal livello della lesione in giù. Gli individui con una sindrome del midollo anteriore notano la posizione del corpo osservando visivamente l’ambiente, invece di percepire dove è posizionato il corpo.

La sindrome centromidollare di solito è causata da una caduta con uno stiramento eccessivo (iperestensione) del collo. Si ha una perdita della funzione dal collo alla linea del capezzolo che comprende le braccia e le mani. Nel busto la funzione e la  sensazione sono variabili. La funzionalità della parte inferiore del corpo rimane inalterata; tuttavia, è variabile e si può arrivare fino a una totale mancanza di sensibilità. Gli individui con questo tipo di lesione di solito mantengono la capacità di camminare, ma potrebbero avere uno scarso equilibrio. La sindrome centromidollare si verifica più spesso negli anziani a causa della ridotta flessibilità dovuta all’età.

La sindrome del midollo posteriore causa la perdita di sensazione dello sfioramento, la percezione delle vibrazioni e il senso della posizione a partire dal livello della lesione. La funzione motoria rimane inalterata. È causata da traumi, compressione di qualsiasi lunghezza sulla parte posteriore del midollo spinale, tumori e sclerosi multipla.

La sindrome di Brown-Séquard consiste nella perdita della funzione motoria di un lato del corpo e nella perdita della sensibilità dell’altro lato. A seconda della posizione della lesione, il risultato può essere una tetraplegia o paraplegia. La sindrome di Brown Séquard può essere causata da un tumore, una lesione, un’ischemia (perdita di ossigeno), una puntura, un’infezione o dalla sclerosi multipla (SM).

La sindrome della cauda equina è una lesione alle radici nervose al di sotto del livello L2 che provoca debolezza nelle gambe, incontinenza intestinale, ritenzione urinaria e disfunzione sessuale.

La sindrome del cono midollare può essere causata da una lesione o da una malattia che colpisce il nucleo dei nervi all’interno della radice del nervo. Il danno in quest’area provoca una lesione incompleta del midollo spinale che colpisce la funzione delle gambe, dell’intestino, della vescica e la funzione sessuale. Solitamente è presente del dolore.

La commozione midollare è il risultato di un colpo contro il midollo spinale. Proprio come una commozione cerebrale, il midollo spinale può essere contuso o subire un’interruzione dei messaggi per circa 48 ore, seguito da un possibile ritorno della funzione. Come con la commozione cerebrale, si possono avere delle disfunzioni a lungo termine di vario tipo. La commozione midollare talvolta viene chiamata “stinger”, specialmente nel mondo dello sport.

Il midollo legato è una condizione in cui il midollo spinale è “incollato” ai tessuti nel tratto in cui è alloggiato. Si tratta in genere di un’anomalia anatomica formatasi nel feto e mai rilevata fino alla nascita o più avanti nella prima infanzia. A volte, il midollo legato non viene scoperto fino all’età adulta. Con la chirurgia si può liberare il midollo, se necessario. Il midollo legato può comparire dopo una lesione del midollo spinale, a causa delle complicazioni della lesione.

La spina bifida e altre malattie del tubo neurale si verificano durante lo sviluppo del feto. Il midollo spinale non si forma all’interno dello spazio chiuso delle vertebre. La chirurgia in utero (prima della nascita) può correggere il posizionamento della colonna vertebrale. L’intervento chirurgico dopo la nascita può correggere il posizionamento, ma con risultati contrastanti. L’assunzione di acido folico (vitamina B9) durante la gravidanza può ridurre il rischio della spina bifida. Una molecola simile ad una vitamina, l’inositolo, è in fase di test per valutare se può prevenire i difetti del tubo neurale.

Aree del corpo controllate dalle varie sezioni del midollo spinale

Nota: la sensazione è influenzata dal livello della lesione e sotto tale livello.

Sezione del midollo spinale cervicale

I nervi che escono dalle vertebre dell’area del collo o dai segmenti cervicali sono indicati come da C1 a C8. Questi nervi controllano i segnali al collo, alle braccia, alle mani e agli organi interni. Le lesioni in queste aree provocano una tetraplegia. Le lesioni a livello cervicale possono alterare la percezione della posizione del corpo nello spazio (propriocezione).

Una lesione sopra il livello C3 può richiedere la ventilazione assistita per garantire la respirazione.

Gli individui che hanno un infortunio al di sopra del livello C4 di solito hanno una perdita del movimento e della sensibilità in tutti e quattro gli arti, anche se spesso sono in grado di muovere le spalle e il collo per utilizzare dispositivi con sensore a soffio/aspirazione (sip-and-puff) per la mobilità, il controllo ambientale e la comunicazione.

Gli individui con lesioni al livello C5 spesso controllano le spalle e i bicipiti, ma non hanno un buon controllo del polso o della mano. Gli individui con una lesione al livello C5 in genere sono in grado di alimentarsi e di svolgere alcune attività della vita quotidiana.

Un individuo con una lesione al livello C6, in genere ha un controllo del polso sufficiente per guidare veicoli adattati e gestire alcune attività nella toilette, ma è carente per quanto concerne il controllo motorio fine.

Sezione del midollo spinale toracico

I nervi dell’area toracica o della gabbia toracica (da T1 a T12) trasmettono segnali al busto e ad alcune parti delle braccia.

Le lesioni da T1 a T8 di solito colpiscono il controllo della parte superiore del busto, limitando il movimento e la sensazione del tronco a causa della mancanza di controllo dei muscoli addominali. Questo può influenzare l’equilibrio e la propriocezione (dove si trova il corpo nello spazio).

Gli individui con lesioni toraciche a livelli inferiori (da T9 a T12) controllano il tronco e hanno un certo controllo dei muscoli addominali.

Sezioni lombari e sacrali

I nervi al livello lombare e sacrale del midollo spinale influenzano le gambe, l’intestino, la vescica e la funzione sessuale. I nervi inferiori sono nervi periferici (al di fuori del midollo spinale) e potrebbero essere trasferiti, divisi o innestati chirurgicamente per migliorare la funzione.

  • Le lesioni nella zona lombare o centrale della schiena appena sotto le costole (L1-L5) influenzano i messaggi da e verso il cervello ai fianchi e parte delle gambe.
  • Una persona con un infortunio al livello L4 spesso può estendere le ginocchia.
  • Le sezioni sacrali (da S1 a S5) si trovano appena sotto i segmenti lombari nella parte centrale della schiena e controllano i segnali all’inguine, alle dita dei piedi e ad alcune parti delle gambe.
  • Influenzano l’intestino, la vescica e la funzione sessuale.
  • Il midollo spinale è numerato in base alle vertebre ossee che lo ospitano. Le ossa che circondano il midollo spinale non sono impilate direttamente l’una sull’altra, ma seguono delle leggere curve per consentire il movimento della schiena e del busto. I nervi del midollo spinale cervicale (C) sono numerati da 1 a 8. C1 si trova nel cranio, C2-C8 nel collo. Le vertebre toraciche (T) sono le ossa posteriori che sono attaccate alle costole. Le vertebre toraciche sono numerate da T1 a T12. I segmenti del midollo spinale lombare (L) si trovano nella parte bassa della schiena e sono numerati da L1 a L5. I segmenti del midollo spinale sacrale (S) sono gli ultimi nervi del midollo spinale nell’osso sacro a forma di “scudo”. I nervi sacrali vanno da S1 a S5. Infine c’è un segmento coccigeo.
  • Il midollo spinale è costituito da un fascio di nervi che viaggiano lungo la schiena dal cervello attraverso le ossa o vertebre posteriori. I nervi del midollo spinale e le ossa che proteggono il midollo spinale hanno la stessa sezione (cervicale, toracica, lombare, sacrale) e la stessa notazione numerica. Ogni vertebra ha due nervi che escono da entrambi i lati che controllano un segmento del corpo chiamato dermatoma. Ogni nervo controlla la funzione, la sensazione e i nervi autonomi di quella parte del corpo.
  • I nervi che escono dal midollo spinale sono specifici per ciascuna area del corpo. Questo è il sistema utilizzato dalle persone e dagli operatori sanitari per comunicare le funzionalità e le sensazioni. I livelli chiave includono il livello C3 e superiori che, se lesionati, richiedono la ventilazione meccanica per la respirazione. A livello cervicale, la funzione e la sensazione sono tetraplegiche (ovvero quadriplegiche), cioè coinvolgono tutti e quattro gli arti. La paraplegia viene diagnosticata a partire dal livello T1, il che significa che la funzione di braccia e mani è intatta, ma il tronco e le gambe hanno delle limitazioni. Gli individui con una lesione a livello sacrale saranno in grado di camminare con degli ausili, ma avranno delle limitazioni per quanto concerne l’intestino, la vescica e la funzione sessuale.
  • Localizzare certi livelli del midollo spinale nel corpo, soprattutto nel tronco dove non ci sono particolari punti di demarcazione, è alquanto difficile. Il livello T4 è in linea con i capezzoli. Il T10 con l’ombelico. Se si parte da T4 e si scende di due dita, si arriva al T5, abbassandosi di altre due dita verso il basso si trova il livello T6. Se si continua si finisce al livello dell’ombelico che è il T10.

Comprendere la fisiologia del midollo spinale

Nel sistema nervoso ci sono due parti principali, il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema nervoso periferico (SNP). Il sistema nervoso centrale (SNC) è costituito dal cervello e dal midollo spinale che è il centro nervoso del corpo. Il cervello crea, interpreta e risponde istantaneamente ai messaggi inviati da e verso il corpo attraverso il midollo spinale. Senza quest’unità di comunicazione, i nervi del corpo, chiamati sistema nervoso periferico (SNP), non possono riferire informazioni al cervello o rispondere con delle azioni o provare delle sensazioni.

Una cellula nervosa è chiamata neurone. Consiste di un corpo cellulare con molte proiezioni ramificate chiamate dendriti. C’è una lunga “propaggine” che esce dal corpo cellulare chiamata assone. Gli assoni trasportano i messaggi fuori dal corpo cellulare. Gli assoni del midollo spinale trasferiscono i segnali dal cervello verso il basso (lungo i percorsi discendenti) e verso l’alto in direzione del cervello (lungo i percorsi ascendenti).

Le cellule nervose del sistema nervoso centrale hanno un metabolismo molto alto e dipendono dal glucosio nel sangue per la loro energia. Queste cellule richiedono un apporto di sangue completo per un funzionamento sano; pertanto, le cellule dell’SNC sono particolarmente vulnerabili alle riduzioni del flusso sanguigno (ischemia). Altre caratteristiche uniche dell’SNC sono la “barriera sangue-cervello” (barriera emato-encefalica) e la “barriera sangue-midollo spinale” (barriera emato-midollare). Queste barriere, formate da cellule che rivestono i vasi sanguigni dell’SNC, proteggono le cellule nervose limitando l’ingresso di sostanze potenzialmente nocive e di cellule del sistema immunitario. Un trauma può compromettere queste barriere, contribuendo a potenziali danni ulteriori al cervello e al midollo spinale. La barriera emato-midollare impedisce anche l’ingresso di alcuni farmaci terapeutici.

Cellule che controllano la funzione del midollo spinale

Tipi diversi di cellule svolgono specifiche funzioni nel midollo spinale, tra cui:

  • Gli assoni lunghi che controllano i muscoli scheletrici del collo, del busto e degli arti sono chiamati motoneuroni di grandi dimensioni.
  • I neuroni sensoriali chiamati cellule gangliari della radice dorsale, o afferenti, trasportano informazioni dal corpo al midollo spinale e si trovano immediatamente al di fuori del midollo spinale.
  • Le cellule che aiutano a integrare le informazioni sensoriali e a generare segnali coordinati per controllare i muscoli sono chiamate interneuroni spinali. Queste cellule si trovano completamente all’interno del midollo spinale.
  • Le cellule di supporto (chiamate cellule gliali), sono di gran lunga più numerose dei neuroni nel cervello e nel midollo spinale e svolgono molte funzioni essenziali. Le cellule gliali producono sostanze che supportano la sopravvivenza dei neuroni e influenzano la crescita degli assoni. Tuttavia, queste cellule possono  anche ostacolare il recupero dopo un infortunio; alcune cellule gliali diventano reattive e contribuiscono alla formazione di tessuto cicatriziale che blocca la crescita dopo la lesione.
  • Per creare le guaine mieliniche che isolano gli assoni e migliorano la velocità e l’affidabilità della trasmissione del segnale nervoso esiste un tipo specifico di cellula gliale chiamata oligodendrocita.
  • Delle grandi cellule gliali a forma di stella regolano la composizione dei fluidi che circondano le cellule nervose. Alcune di queste cellule chiamate astrociti, formano anche il tessuto cicatriziale dopo una lesione.
  • Delle cellule più piccole si attivano in risposta alle lesioni e aiutano a ripulire i prodotti di scarto. Queste cellule sono chiamate microglia.

Nel midollo spinale, i nervi più esterni sono rivestiti di mielina, una sostanza bianca, grassa e segmentata prodotta dagli oligodendrociti e dalle cellule di Schwann. Il sito in cui gli assoni sono ricoperti di mielina è chiamato sostanza bianca. I nervi interni del midollo spinale non sono rivestiti di mielina, quindi sono chiamati materia grigia. I nervi della materia grigia si trovano al centro del midollo spinale, a forma di farfalla. I nervi periferici, quelli del corpo, sono tutti rivestiti di mielina.

L’invio di messaggi tra il cervello e il corpo necessita di un complicato sistema di nervi. Esistono tre tipi specifici di neuroni che svolgono questa funzione. Gli impulsi sensoriali provenienti da tutte le parti del corpo sono trasmessi da nervi chiamati neuroni afferenti. I messaggi di movimento inviati dal cervello attraverso il midollo spinale con il segnale di muovere il corpo sono trasmessi dai motoneuroni. Insieme, i neuroni sensoriali e i motoneuroni inviano messaggi attraverso delle reti complesse di fibre nervose chiamate interneuroni, detti anche neuroni centrali o di collegamento.

Il cervello e il midollo spinale hanno la consistenza di una gelatina molto densa. Il diametro del midollo spinale è di circa un pollice. È lungo circa 18 pollici. Sia il cervello che il midollo spinale sono circondati dal liquido cerebrospinale che attutisce e protegge il delicato tessuto nervoso. Le ossa del cranio proteggono il cervello. Le ossa delle vertebre proteggono il midollo spinale. Le radici nervose escono da entrambi i lati di ciascun segmento del midollo spinale. Il midollo spinale termina al livello L1 (le prime vertebre a livello lombare) o nella parte bassa della schiena. Il resto delle vertebre ha delle radici nervose che escono su entrambi i lati delle vertebre inferiori.

Il midollo spinale è racchiuso da tre membrane (meningi). Questi involucri sono gli stessi del cervello. Potrebbe succedere di sentire queste parole, specialmente nel caso di un intervento chirurgico nell’area intorno alla lesione del midollo spinale:

  • Pia madre: strato più interno
  • Aracnoide: delicato strato intermedio
  • Dura madre: strato esterno più duro

Diagnosi della lesione del midollo spinale

Gli esami strumentali mediante risonanza magnetica o TC forniranno informazioni sulla lesione del midollo spinale, inclusi il tipo e il livello in cui si è verificato il trauma. Questo potrebbe non corrispondere all’esame clinico. La lesione potrebbe essere a un livello, ma il livello di funzionalità potrebbe indicare un livello di lesione maggiore a causa del gonfiore e di altri traumi o complicazioni mediche. Per valutare gli esiti funzionali della lesione del midollo spinale, viene eseguito un esame obiettivo.

La lesione del midollo spinale viene valutata utilizzando gli standard internazionali per la classificazione neurologica delle lesioni midollari (LM) (ISNCSCI). La stessa scala dovrebbe essere utilizzata ogni volta per valutare la lesione del midollo spinale, al fine di poter monitorare accuratamente i progressi.

Ogni livello del midollo spinale viene testato valutando il dermatoma o la sezione specifica del corpo interessata dal nervo a ciascun livello del midollo. Nei test, la capacità motoria viene valutata muovendo ogni articolazione del corpo. Vengono fatte delle valutazioni per vedere se la persona riesce a muoversi con le sue forze, posizionandola in modo che la gravità sia ridotta, oppure se è incapace di muoversi. La sensibilità viene valutata in termini sia di sensazione grossolana (protopatica) che fine. Vengono testate sia la sensazione protopatica, misurata utilizzando un batuffolo di cotone, sia la sensazione motoria fine, misurata utilizzando una puntina acuminata. Si misura se la sensazione è una sensazione completa, una sensazione presente ma differente e nessuna sensazione.

Un professionista certificato utilizza gli standard internazionali per la classificazione neurologica delle LM (ISNCSCI) per determinare l’ultimo nervo completamente funzionante che stabilisce il livello della lesione. Il livello potrebbe essere lo stesso su entrambi i lati del corpo, ma siccome c’è un nervo che esce dal lato di ogni vertebra, occasionalmente c’è una leggera differenza tra i lati del corpo. Un esempio potrebbe essere un livello T4 a destra e T6 sul lato sinistro del corpo.

A volte, può esserci qualche funzione parziale dei nervi sotto l’ultimo segmento completamente funzionante e possono esserci dei nervi con una mancanza di funzione. Quest’area è chiamata zona di conservazione parziale (ZPP). Un esempio potrebbe essere un livello T8 di lesione del midollo spinale con una ZPP a T12, il che significa che T8 è l’ultimo nervo spinale completamente funzionante, ma c’è qualche funzione nei nervi da T9 a T12. Quest’area di conservazione dei nervi potrebbe non essere notata nel livello diagnosticato, perché si documenta solo l’ultimo nervo completamente funzionante.

I livelli di lesione vengono assegnati per indicare la menomazione. È un metodo di comunicazione usato dagli operatori sanitari per comprendere l’entità della lesione. La Scala di danno ASIA (AIS) dell’Associazione americana per le lesioni spinali (American Spinal Injury Association) è  disponibile nel foglio di lavoro sugli standard internazionali per la classificazione neurologica delle LM (ISNCSCI). L’AIS utilizza le 5 categorie (A-E) di seguito indicate; si prega di consultare il link qui sopra per le varie definizioni.

A. Lesione completa. Questo significa che non si rileva nessuna funzione o sensazione all’estremità del midollo spinale.

B. Sensoriale incompleta. Questo livello indica che la funzione sensoriale, ma non motoria, viene mantenuta e che nessuna funzione motoria è presente entro tre livelli di lesione su entrambi i lati.

C. Motoria incompleta. Funzione motoria presente fino alla fine del midollo spinale.

D. Motoria incompleta. Funzione muscolare contraria alla gravità al di sotto del livello di lesione.

E. Normale. Nessun effetto residuo accertato.

Una lesione completa viene spesso confusa con un midollo completamente reciso. Una designazione di lesione completa indica un’interruzione completa dei messaggi fino all’ultimo nervo del midollo spinale. Raramente il midollo spinale è completamente reciso. Un taglio completo potrebbe verificarsi se un coltello o un proiettile passa attraverso il centro del midollo spinale. In caso di lesione completa del midollo spinale, sono generalmente presenti fibre nervose che restano ancora attaccate e che potrebbero o meno trasmettere dei messaggi.

Trattamento della lesione del midollo spinale

Subito dopo una lesione del midollo spinale, l’individuo viene posizionato su una tavola con un tutore per il collo per aiutare a stabilizzare la colonna vertebrale. Nessuno dovrebbe muovere la persona, a meno che non sia esperto e conosca le precauzioni necessarie per proteggere la colonna vertebrale da ulteriori lesioni. Una lesione del midollo spinale può essere potenzialmente mortale e richiedere un trattamento di emergenza.

Al pronto soccorso, i primi due test saranno una risonanza magnetica o TAC per visualizzare l’immagine della colonna vertebrale, e un esame obiettivo. I risultati di questi test daranno le indicazioni per il trattamento. Se il midollo spinale è instabile, il che significa che le vertebre ossee non sono in grado di proteggerlo, si potrebbe fare un intervento chirurgico per stabilizzarlo. Spesso la chirurgia consisterà in aste o piastre che tengono insieme le ossa. Se ci sono altre lesioni o problemi medici, l’intervento chirurgico alla colonna vertebrale può essere ritardato fino a quando non sussiste più un pericolo di vita.

Dopo l’intervento chirurgico, in genere si viene ricoverati nell’unità di terapia intensiva (ICU) per continuare la terapia riabilitativa a un livello appropriato. Ciò consiste in movimenti appropriati del corpo e misure di prevenzione di sicurezza. Si potrebbe anche fare una stimolazione elettrica funzionale (FES) per stimolare i nervi e i muscoli sotto il  livello della lesione. Verranno fornite attrezzature adattive per mantenere la funzionalità della pelle, dell’intestino e della vescica.

Dalla terapia intensiva, l’individuo verrà trasferito in un’unità infermieristica ospedaliera o direttamente in una struttura riabilitativa dove proseguirà il recupero. I progressi nel trattamento possono consistere in miglioramenti all’interno del corpo o in un’evoluzione data dall’uso di attrezzature adattive.

Il trasferimento a casa o nel luogo dove il paziente si stabilirà è il passo successivo. La riabilitazione continuerà con un trattamento ambulatoriale, una terapia domiciliare o un programma terapeutico autonomo. Sarà necessaria una terapia permanente per mantenere la funzione e continuare a migliorare. Potrebbe essere necessario continuare la terapia autonomamente, senza un terapeuta, ma mantenersi attivi è importante per il trattamento che durerà tutta la vita.

Si è scoperto che il sistema nervoso è plastico, il che significa che si adatta ai cambiamenti al proprio interno. Mantenersi in salute è importante per migliorare la funzione ed essere pronti per le terapie future, non appena saranno disponibili.

Recupero da una lesione del midollo spinale

Il recupero da una lesione del midollo spinale può essere un processo lento. Il meccanismo di difesa normale del corpo quando viene ferito è di far fluire fluido nell’area per fornire un cuscinetto extra, e inviare globuli bianchi per rimuovere eventuali sostanze estranee. In questo modo il corpo si prende cura naturalmente di sé stesso. Tuttavia, nell’involucro osseo delle vertebre non c’è spazio, quindi questo fluido extra preme sul tessuto vitale il che può limitare il flusso di sangue. Controllare l’edema è un elemento fondamentale del trattamento per evitare ulteriori danni al sito della lesione.

Il sistema nervoso centrale è dotato di un processo esclusivo chiamato apoptosi o morte cellulare programmata. Per permettere al corpo di far fronte al fluido extra pompato nell’area lesa quando una cellula nervosa è danneggiata, altre cellule muoiono mentre il corpo tenta di controllare il materiale in eccesso nella colonna vertebrale. In questo modo il corpo si salva, ma così facendo può distruggere una quantità maggiore di nervi.

La buona notizia è che dopo il rallentamento del gonfiore e dell’apoptosi, la pressione sui nervi diminuisce. Si potrebbe quindi ottenere qualche miglioramento nella funzione, forse anche un incremento del livello funzionale di uno o due segmenti nervosi.

Condizioni secondarie dovute alla lesione del midollo spinale

Oltre alla perdita della sensibilità o della funzione motoria, la lesione al midollo spinale causa altri cambiamenti nel corpo. Il corpo sta ancora funzionando sotto il livello della lesione. Ma i messaggi da e verso il cervello non vengono comunicati attraverso il sito della lesione. Le cure necessarie dovranno essere fornite al corpo manualmente. Potenzialmente, le complicanze della lesione del midollo spinale si possono prevenire con una buona assistenza sanitaria, dieta e attività fisica, ma a volte si verificano comunque. La tabella seguente mostra le complicazioni secondarie della lesione del midollo spinale e propone delle misure per combatterle.

Sistema corporeoComplicazione secondariaEffetti della paralisiSuggerimenti
per il trattamento
MuscoloscheletricoPerdita di calcioPerdita di calcio nelle ossa lunghe delle gambe dovuta a mancanza di movimento, frattureMonitorare la densità ossea con test regolari della densità ossea e curarsi come consigliato dal medico. Usare uno stabilizzatore (con movimentatore se si è in grado di usarlo) per far muovere le gambe.
 Ossificazione eterotopica (HO)Crescita eccessiva dell’osso nei tessuti molli (muscoli)Eseguire esercizi per aumentare la motilità delle articolazioni e mantenerle flessibili. Farmaco: etidronato disodico (Didronel) per ridurre la crescita ossea. Asportazione chirurgica.
 Perdita di tessuto muscolareSostituzione del muscolo con del grasso, tasca gastrica, scoliosi, lesioni cutaneeEsercizio per quanto possibile. Muovere tutte le articolazioni del corpo più volte al giorno. Usare fasce elastiche, se possibile. Alcuni farmaci possono ridurre il tono muscolare ma hanno effetti collaterali significativi, controllare con il medico se sono appropriati.
 Dolore agli arti superioriDolore alla spalla dovuto allo spingere la sedia a rotelle, lesione alla cuffia dei rotatori, borsite, capsuliteLavorare con il terapeuta per apprendere le tecniche di rafforzamento. Non spostarsi troppo indietro nello spingere la sedia a rotelle manuale. Aggiungere un sistema di servoassistenza alle ruote.
 Tono muscolare scarsoScoliosi o curvatura della schienaEsercizi di rafforzamento per la schiena. Sedersi con la schiena dritta, adottare una buona postura. Utilizzare l’attrezzatura di posizionamento quando si è seduti o sdraiati. Monitorare le apparecchiature per usura e danni.
 Aumento del tono (spasticità)Spasmi dei muscoli delle estremità e all’interno del corpo in persone con lesioni cervicali e toraciche. Può essere doloroso o impedire il corretto posizionamento del corpoMuovere e allungare i muscoli frequentemente durante il giorno. L’affaticamento muscolare può ridurre il tono. Utilizzare farmaci per ridurre il tono e il dolore, se necessario. Entro una certa misura, il tono può essere efficace per assistere nei trasferimenti. Utilizzare terapie avanzate per esercitare i muscoli e ridurre il tono.
 FlacciditàMancanza di tono muscolare negli arti inferiori e nel corpo con lesioni lombari e sacraliFornire movimento manuale alle estremità inferiori per mantenere i muscoli flessibili.
NervosoRallentamento della velocità di elaborazione delle informazioniComplicato da lesioni al cervelloEsercitare la mente così come il corpo. Esempi: fare dei giochi di parole e matematici, ampliare gli hobby o nuovi interessi. Impegnarsi in conversazioni e socializzare.
 Diminuzione dell’equilibrio e della coordinazioneSpasticitàEsercizi regolari di stretching per tutte le parti del corpo.
 Dolore muscolare e dolore neuropaticoDolore ai nervi causato da trasmissioni nervose inefficientiDiscutere con gli specialisti le opzioni di trattamento non narcotico. Esercitare e allungare i muscoli per affaticarli e rendere gli spasmi meno frequenti e meno gravi.
 DepressioneDovuta alla malattia/invalidità cronicaDiscutere della propria salute mentale con un professionista per controlli e/o trattamenti. Attivarsi nella comunità LM per scambiare idee e opportunità.
CardiovascolareDisreflessia autonomica (DA)Errata interpretazione degli impulsi nervosiConoscere i segnali di pericolo e i trattamenti. https://www.christopherreeve.org/living-with-paralysis/free-resources-and-downloads/wallet-cards
 Ipotensione ortostatica-pressione del sangue bassa, svenimentoScarso ritorno di sangue attraverso le veneBere tanti liquidi. Utilizzare indumenti elastici per facilitare il ritorno del sangue, in particolare su tutta la gamba e l’addome.
 Trombosi venosa profonda (TVP) Embolia polmonare (PE)Pressione sui vasi sanguigni dovuta a forze esterne. Scarsa circolazioneNon incrociare le gambe o “agganciare” il braccio. Indossare calze elastiche su gambe o braccia. Utilizzare farmaci per fluidificare il sangue, solo se prescritti. Guida in formato tascabile sulla TVP
 EdemaScarso ritorno di liquidi dalle gambe e dalle bracciaAlzare la parte del corpo interessata più in alto del cuore. Utilizzare indumenti elastici per il flusso sanguigno. Farmaci diuretici se indicati.
 Intolleranza agli eserciziDistribuzione inefficace dell’ossigeno nel sangueSe non si è in grado di eseguire la routine di esercizi fatti in precedenza, modificarla ma attenersi a un piano.
 Aumento del rischio cardiacoSi sviluppa con il passare del tempoControllare certi fattori come dieta, esercizio fisico, aumento di peso, colesterolo, pressione sanguigna.
RespiratorioDiminuzione della capacità polmonareLimitazione della respirazione, postura scorrettaInspirare profondamente ed espirare completamente a intervalli regolari durante il giorno. Tossire. Rafforzare i muscoli del torace con una terapia.
 PolmoniteInfezione ai polmoniRespiro profondo e tosse per mantenere i canali liberi. Tenere la bocca pulita per evitare di aspirare particelle di cibo. Aspirazione secondo necessità. Antibiotici contro le infezioni.
 Ventilazione meccanicaIn soggetti con lesioni superiori a C3Utilizzare la ventilazione meccanica secondo necessità. Rafforzare i muscoli attraverso una terapia respiratoria. Aspirare secondo necessità o optare per un insufflatore.
GastricoAssorbimento intestinale più lento, intestino neurologicoRallentamento intestinale che porta a costipazione, colon ingrossato, emorroidi, cancro del colon-rettoAumentare le fibre nella dieta con cibo o formatori di massa. Usare un emolliente fecale secondo necessità. Aumentare i liquidi molto lentamente. Usare lubrificante in abbondanza nel programma intestinale. In caso di intestino spastico (lesioni cervicali e toraciche) eseguire la stimolazione digitale lentamente per rilassare lo sfintere.
 Cambiamenti nella capacità di controllare il colesteroloLivelli bassi di colesterolo buono (HDL)Utilizzare farmaci come prescritto. Esercizio attivo o passivo.
UrinarioCalcoli renaliCapacità ridotta di filtrare l’urinaConoscere il proprio corpo così da poter segnalare un cambiamento e accorgersi che potrebbe esserci un problema, in modo che la diagnosi possa essere fatta tempestivamente.
 Vescica neurologicaMancato svuotamento della vescica al momento opportunoGestione mediante cateterismo vescicale intermittente, catetere esterno per gli uomini, catetere a permanenza, catetere sovrapubico, procedura di Mitrofanoff o una combinazione dei metodi a seconda delle esigenze individuali.
 Infezione delle vie urinarie (UTI)Batteri nelle urineMantenere l’idratazione. Rimuovere i residui di sapone o disinfettante dopo il cateterismo. Uso abbondante di lubrificante. Mantenere l’igiene nell’apertura della vescica e delle mani. Antibiotici secondo necessità.
EndocrinoLivelli bassi di testosteroneRiduzione degli ormoniDiscutere delle opzioni di trattamento con il proprio medico per vedere se si desidera un trattamento per questa condizione.
 Maggiore incidenza di diabete di tipo IIRiduzione del metabolismo dell’insulinaEseguire gli esercizi se possibile, attivamente o passivamente. Farmaci se necessario.
ImmunitarioRallentamento delle reazioni del sistema immunitarioAumento delle possibilità di infezioneLavarsi spesso le mani. Mantenere una pulizia rigorosa dei cateterismi. Evitare le persone con infezioni respiratorie.
 SetticemiaUna grave infezione che colpisce gli organi essenziali del corpo.Aderire al trattamento di qualsiasi infezione per evitarne la diffusione. Conoscere i segni e i sintomi dell’emergenza medica della sepsi: https://www.christopherreeve.org/living-with-paralysis/free-resources-and-downloads/wallet-cards
CutaneoAumento delle lesioni cutanee o lesioni da decubitoDiminuzione dell’elasticità, pressione dalle ossa, mancanza di movimentoEseguire rilasci di pressione. Controllare la pelle. Essere consapevoli dell’aspetto della pelle.
 Eruzione inguinaleDovuta all’umidità in aree umide e confinate.Igiene frequente. Areare tutti i giorni la zona inguinale. Applicare una protezione contro le eruzioni cutanee quando necessario.
 Cura delle unghieUnghie fragili o funghi delle unghieMantenere l’igiene. Tagliare le unghie con cura per evitare tagli. Consentire all’aria di circolare sulle dita dei piedi usando calze e scarpe in fibre naturali.
 Pelle secca e calliImmobilitàRimuovere delicatamente e lentamente la pelle con un panno asciutto. Applicare una crema idratante alla lanolina. Mantenere l’idratazione.
DigestivoMinor fabbisogno caloricoObesità, tasca gastricaSeguire una dieta nutriente ma con porzioni controllate.
 Sentirsi sempre saziRallentamento del movimento intestinaleAumentare le fibre. Mangiare delle piccole porzioni ma a intervalli più ravvicinati.
RiproduttivoDisfunzione sessualeDisfunzione erettile per gli uomini, disfunzione della lubrificazione per le donneGli uomini hanno varie opzioni farmacologiche per la disfunzione erettile, iniezioni nel pene e impianti. Alcune donne rispondono al Viagra. Entrambi potrebbero aver bisogno di modificare la funzione sessuale con diverse posizioni e strategie.

Riabilitazione

Attività

Essere attivi è il modo migliore per mantenere il corpo sano ed evitare complicazioni. La ricerca ha dimostrato i benefici dell’essere attivi nel mantenimento della salute e della funzione, nonché nel recupero. Il corpo cerca sempre di ripararsi. A volte le persone pensano che se non possono ottenere alcune delle attrezzature avanzate, la porta del recupero è chiusa. Questo è tutt’altro che vero. Qualsiasi tipo di attività fornita alle parti colpite dalla paralisi aiuterà il corpo.

L’esecuzione di esercizi di flessibilità in autonomia o con qualcun altro che muove il corpo, permetterà di mantenere le articolazioni elastiche e faciliterà la cura dell’intestino, della vescica e della pelle. Il movimento delle gambe e del tronco mantiene l’intestino in movimento, mentre l’urina nella vescica si muove, riducendo così le possibilità di infezione. Muovere il corpo per alleggerire la pressione su certe aree impedisce ai piccoli vasi sanguigni di collassare o coagularsi.

Quando si muovono le parti colpite del corpo ci vuole delicatezza. A volte, quando le persone hanno una sensibilità ridotta, è facile spostare in eccesso le parti del corpo. Questo può includere gettare una gamba sul letto o capovolgere una parte del corpo da un punto all’altro. Gli esercizi di motilità possono essere dannosi se non si usa cautela. Una parte del corpo può scontrarsi con la sedia a rotelle, il letto o il muro. Le persone con capacità sensoriali hanno un meccanismo di protezione naturale, perché non è piacevole provare dolore. Se la sensazione è ridotta, si deve usare cautela per evitare di farsi del male, ad esempio, provocando lividi o persino fratture ossee. Una gestione brusca può portare a problemi articolari e trombosi venosa profonda o coaguli di sangue.

A volte, si possono trovare delle terapie in posti impensabili. Potrebbe esserci un terapista in città che offre terapie a un prezzo ridotto. Un’altra opzione è la palestra locale con un personal trainer che abbia esperienza con le persone affette da paralisi. Alcuni centri di riabilitazione aprono le loro palestre a pagamento nelle ore serali.

Trovare delle opzioni per svolgere delle attività può richiedere molto sforzo. Se ci si attiva in una comunità di persone che hanno una paralisi, si possono trovare dei buoni contatti. Il centro di supporto tra pari del Centro per la paralisi di Christopher e Dana Reeve (Christopher and Dana Reeve Paralysis Center) può mettere le persone in contatto con altri individui nella comunità che potrebbero avere le informazioni richieste, oppure si può dividere il lavoro con loro per trovare o persino organizzare qualcosa nella propria zona.

Le persone spesso trascurano la terapia acquatica. Molte associazioni locali hanno piscine riscaldate e personale formato per lavorare con persone con bisogni speciali. Anche alcuni centri comunitari offrono queste risorse. La spinta idrostatica dell’acqua permette di eseguire dei movimenti che altrimenti, dove la gravità si oppone al movimento, non si riescono a fare. I movimenti bruschi si utilizzano per esercizi di resistenza e possono essere eseguiti con parti del corpo che si possono muovere.

È necessario prepararsi per la giornata in piscina eseguendo il programma intestinale prima di andare a nuotare. Potrebbe essere necessario indossare un indumento di protezione per adulti. Tutte le aree aperte con delle medicazioni vanno coperte e rese impermeabili per mantenere l’acqua della piscina fuori dal corpo, come pure un qualsiasi sito con una lesione da decubito aperta o l’apertura di un catetere sovrapubico. È opportuno discutere dell’idea di praticare l’idrokinesiterapia con il proprio medico prima di iniziare, per essere certi che sia sicura per le proprie esigenze specifiche e individuali.

In molte aree, sono disponibili gruppi sportivi per persone su sedia a rotelle. Sono utili per la salute in generale, ma molto spesso le parti del corpo con mancanza di movimento vengono legate; quindi, non si fa molta attività con gli arti colpiti. Tuttavia, si respira profondamente ed è un buon allenamento per il corpo.

L’attività può influenzare positivamente la salute mentale, quindi, qualunque cosa si decida di fare, sarà un ottimo inizio. Per tutti è difficile trovare il tempo per delle attività. Ci vuole impegno, pensiero e pianificazione per sviluppare un programma di esercizi. Si può scoprire cosa stanno facendo gli altri o parlare con il medico, che è un buon canale per condividere le informazioni.

Farmaci

Ci sono farmaci in fase di sviluppo per ridurre l’impatto delle lesioni sul corpo. Alcuni di essi sono specifici per i processi patologici e altri per i traumi. Il gonfiore o l’edema è un processo che si verifica ogni volta e ovunque il corpo venga ferito, anche se ci si taglia con la carta. Il gonfiore nel midollo spinale o nel cervello causa complicazioni perché queste parti del corpo sono contenute nel cranio e nelle vertebre che sono rigidi. Le ossa non si espandono per adattarsi al gonfiore, che quindi esercita una maggiore pressione sui tessuti e sui nervi. Pertanto, la riduzione della protezione naturale del corpo, cioè il gonfiore nel sito della lesione, può ridurre le complicazioni secondarie e le lesioni al sistema nervoso centrale.

Solitamente, i farmaci che prevengono i danni ai tessuti causati da lesioni traumatiche del midollo spinale vengono utilizzati nelle prime ore dopo la lesione. A volte, l’uso di questi farmaci non è consigliato, a seconda delle situazioni individuali. I ricercatori stanno esaminando delle idee per capire meglio quando e come i farmaci dovrebbero essere usati a beneficio delle persone al momento dell’infortunio.

Ci sono dei farmaci utili per i problemi che emergono dopo l’infortunio. I farmaci per la spasticità, le infezioni, la funzione intestinale, il controllo della vescica e molti, molti altri, aiutano a mantenere il corpo in funzione e possono prevenire ulteriori problemi. Bisogna sempre prestare attenzione ai farmaci, sia con ricetta che da banco, perché si possono verificare delle interazioni. Si deve sempre riferire l’elenco completo dei farmaci che si assumono, e chiedere a un professionista di monitorare quelli che si stanno assumendo per evitare interazioni con i farmaci, con gli integratori e con il cibo.

Con l’acquisizione da parte degli scienziati di nuove conoscenze su come funzionano i nervi nel corpo e in che modo si collegano e trasmettono i messaggi, verranno sviluppate altre terapie farmacologiche che faciliteranno la trasmissione nervosa, miglioreranno la funzione e, alla fine, porteranno alla guarigione.

Chirurgia

Attualmente sono disponibili dei trattamenti chirurgici che permettono di migliorare la funzione. Interventi chirurgici possono essere eseguiti sui nervi periferici (quelli nel resto del corpo) ma non ancora sui nervi centrali (quelli nel midollo spinale o nel cervello). La chirurgia sui nervi periferici comprende il rilascio, il trasferimento e l’innesto di nervi. Questa area chirurgica è probabilmente la più esplorata. Alcuni interventi chirurgici sono approvati e vengono offerti in centri specializzati ma non sono ancora disponibili localmente. La chirurgia sui nervi della mano e del braccio può migliorare la funzione del braccio. Ci sono anche alcuni interventi chirurgici sui nervi periferici che migliorano la funzione degli arti inferiori, dell’intestino, della vescica e la funzione sessuale.

I ricercatori stanno studiando delle terapie con le cellule staminali e con procedure di manipolazione genetica per promuovere la rigenerazione e il recupero della funzione dopo una lesione del midollo spinale. Molti di questi trattamenti possono includere la chirurgia; tuttavia, man mano che si acquisiscono maggiori conoscenze, questi trattamenti potrebbero giungere ad essere somministrati per via endovenosa (IV). Le cellule staminali e le terapie di ingegneria genetica mirano a un migliore recupero della funzione mediante la ricostruzione dei  circuiti nervosi spinali danneggiati o distrutti. Sebbene queste tecniche siano ancora in gran parte sperimentali, gli scienziati non vedono l’ora di sperimentarle clinicamente, sia da sole sia in combinazione con altri interventi (ad esempio, con alcuni tipi di riabilitazione basati sull’esercizio).

La chirurgia dei nervi periferici è possibile e viene eseguita da chirurghi specializzati. I nervi periferici si trovano al di fuori del cervello e del midollo spinale. Sono disponibili interventi chirurgici sui nervi nel sistema nervoso periferico (SNP) che includono il miglioramento della funzione nella sezione della cauda equina del midollo spinale inferiore. Questi nervi possono essere reindirizzati o addirittura suddivisi per migliorare la funzione. La terapia viene utilizzata per aiutare il cervello e il corpo a imparare ad attivare questa riorganizzazione.

Nello studio Big Idea (Grande Idea), una ricerca di fattibilità approvata dalla FDA, è stato impiantato uno stimolatore epidurale a 36 persone con una lesione del midollo spinale completa e cronica. I ricercatori sperano di dimostrare che la stimolazione epidurale (ES) può migliorare funzioni quali la funzione cardiovascolare, sessuale e vescicale, nonché la capacità di facilitare i movimenti per stare in piedi e i movimenti volontari. La ES aumenta il livello di eccitabilità della rete di cellule nervose che è rimasta intatta sotto il livello della lesione; in combinazione con delle informazioni sensoriali appropriate, quella rete è in grado di controllare dei movimenti complicati.

A luglio del 2020, un totale di 14 soggetti per la ricerca Big Idea avevano ricevuto un impianto ed erano in diverse fasi dello studio biennale Big Idea. Alla fine, ognuno aveva la possibilità di mantenere lo stimolatore o di rimuoverlo.

Lo studio Big Idea si basa su un promettente studio precedente in cui sono stati impiantati degli stimolatori a otto uomini. La Fondazione Christopher & Dana Reeve ha fornito finanziamenti significativi per quella ricerca iniziale, così come per lo studio Big Idea. Ogni studio sulla riparazione delle lesioni del midollo spinale aumenta la base di conoscenza.

Molto probabilmente, una combinazione di tutti questi trattamenti verrà utilizzata per ripristinare la funzione dopo una paralisi. Saranno necessari molti esercizi, sia prima che dopo il trattamento, per ottenere un pieno recupero. Attualmente, i farmaci vengono utilizzati per aiutare le persone ad operare nella vita quotidiana, ma sono in fase di sviluppo altri farmaci specifici per ottenere un recupero. È in corso lo studio di un intervento chirurgico per ripristinare la funzione nervosa. Non siamo mai stati così vicini, ma quando si aspetta, può sembrare un’eternità. Ora è il momento di avere più speranze.

Ricerca

Sono in corso ricerche sul recupero dalle lesioni del midollo spinale. Ci sono molte opzioni allo studio. Esse includono terapie per preservare e ripristinare la funzione, farmaci e interventi chirurgici. La quantità di informazioni attualmente prodotte è sbalorditiva. Ci sono persino opzioni disponibili immediatamente; ma attenzione, molti dei trattamenti diffusi sul web non sono provati e possono costare centinaia di migliaia di dollari. La partecipazione ad alcune di queste terapie potrebbe anche impedire alla persona di beneficiare di trattamenti di successo in un secondo momento.

Ci sono molte persone pronte a chiedervi soldi per un “trattamento” non comprovato. Pare che la maggior parte di queste procedure siano chirurgiche, sebbene ci siano anche altri trattamenti non dimostrati. In passato, sono state pubblicizzate offerte con tessuti di squalo da inserire nella schiena o trattamenti con le cellule staminali in altri paesi. Ci sono persone che hanno speso ingenti somme di denaro per questi tipi di trattamenti. Perché non vengono usati così spesso ora? Perché non hanno prodotto i risultati promessi. A volte, il fallimento è stato imputato all’incapacità di misurare i risultati; tuttavia, le misurazioni dei risultati sono disponibili e standardizzate in tutto il mondo.

L’aspettativa di un recupero è un tema all’ordine del giorno. Ed è facile lasciarsi trasportare da false promesse. Come utente si può usare un detto: se sembra troppo facile, probabilmente non ne vale la pena. Se qualcuno propone un trattamento rapido, ci si dovrebbe chiedere perché il resto del mondo non conosce o non sta usando quella particolare terapia. Una terapia comprovata sarebbe conosciuta dai ricercatori ufficiali e fornita all’intera comunità della LM.

Tuttavia, non c’è mai stato un periodo in cui sono stati fatti così tanti progressi nel trattamento delle lesioni del midollo spinale. Questi studi e la ricerca sulle malattie specifiche che portano alla paralisi stanno venendo condivisi e combinati per aumentare le opportunità di successo. Non esiste una risposta magica, ma esistono delle opzioni.

Gli esiti della lesione del midollo spinale non poggiano solo su una causa medica o solo su una causa traumatica. Quando gli operatori sanitari parlano di lesione del midollo spinale, si riferiscono ad entrambe le cause. A volte le persone pensano che si presti poca attenzione alle cause mediche perché la ricerca sulle lesioni del midollo spinale si concentra sui traumi. Questo perché il trauma spesso fornisce informazioni sull’esatto momento di insorgenza e sul livello della lesione. Le cause mediche non hanno un tempo di insorgenza specifico poiché questo generalmente non è noto. Le cause mediche della LM di solito iniziano prima della diagnosi. Il livello di lesione può essere variabile nelle cause mediche e spesso ci sono diversi punti di lesione. La ricerca sulla LM dovuta a cause mediche o traumatiche va a beneficio di tutti gli individui con una lesione del midollo spinale. La ricerca delle cause mediche viene solitamente condotta nell’ambito della diagnosi di quella malattia. La ricerca sulla LM si concentra sulla lesione da fonti mediche e traumatiche, sul contenimento della lesione, sulla riduzione degli effetti secondari e sulla cura.

Le scienze di base si occupano di esperimenti in laboratorio. Questi esperimenti sono importanti per mostrare la possibilità di successo del trattamento sugli esseri umani. Essi  coprono tutti gli aspetti della LM e del recupero a partire dai processi fisiologici molecolari fino al trattamento farmacologico.

La ricerca clinica viene eseguita sugli esseri umani. Può includere studi fisiologici, biologici e psicologici. La ricerca clinica viene eseguita solo quando la scienza di laboratorio ha raccolto prove sufficienti per determinare che c’è una base sicura per uno studio da condurre sugli esseri umani.

È stato dimostrato che la terapia basata sull’attività è un fattore chiave nel recupero dalla lesione del midollo spinale, sia per il movimento con un modello attivo sia attraverso la stimolazione elettrica funzionale interna ed esterna. In questa terapia, i nervi vengono stimolati da una fonte esterna o da un impianto per attivare la funzione. Quando il nervo viene stimolato, il corpo si muove. L’efficacia di questa terapia è stata dimostrata da una varietà di fonti.

È allo studio il trapianto di cellule staminali per migliorare la trasmissione nervosa. L’idea è che dalle cellule staminali si possa produrre qualsiasi cellula del corpo. La creazione di cellule staminali nervose da impiantare nel midollo spinale è un obiettivo, ma ancora non funziona. Attualmente, non esiste un trapianto di cellule staminali per la lesione del midollo spinale. Sono stati fatti molti progressi in laboratorio con gli animali, ma la ricerca non è stata trasferita sull’uomo. Non si è ancora stabilito in che modo le cellule staminali faranno parte di un trattamento delle lesioni del midollo spinale.

La tecnologia e i dispositivi si stanno sviluppando rapidamente. Questo può includere studi sugli impianti di apparecchiature nell’uomo per migliorare la funzione e ridurre le complicazioni secondarie.

Un esempio è l’evoluzione degli elettrodi esterni per il movimento muscolare. Ora si utilizzano microchip impiantati che consentono all’individuo di muoversi. Sono in corso ulteriori test.

Sono in fase di sviluppo dispositivi per favorire il movimento con l’obiettivo di migliorare la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana. Sono inclusi dispositivi per il movimento di mani e braccia, per alimentarsi in modo autonomo, per la cura personale e l’assistenza quando si va in bagno, fino a dispositivi per la mobilità che funzionano anche su terreni accidentati o sabbiosi.

I farmaci per la stabilizzazione del midollo spinale e contro le complicazioni secondarie sono una parte fondamentale della ricerca sulle lesioni del midollo spinale. Al primo posto c’è il dolore neuropatico, come richiesto dalle persone con una lesione del midollo spinale. Il controllo della spasticità fa parte del controllo del dolore. Il trattamento per ridurre il danno secondario al momento dell’infortunio e immediatamente dopo è importante per ridurre le conseguenze di una LM. Ogni aspetto del trattamento della LM viene preso in considerazione per migliorare la qualità della vita.

I trasferimenti di nervi sono allo studio. Ciò include lo spostamento di un nervo da un muscolo all’altro, l’innesto di un nervo in una nuova area, la suddivisione di un nervo in modo che possa svolgere più di una funzione. I ricercatori stanno studiando come trapiantare i nervi da una persona all’altra, anche se il rigetto non è ancora stato risolto a causa del funzionamento immunitario limitato nelle persone con una lesione del midollo spinale. Il successo principale è stato il trasferimento dei nervi per migliorare la funzione del braccio e della mano. Anche i trasferimenti alle gambe e alla vescica hanno avuto successo, ma sono meno funzionali nelle gambe a causa di problemi di equilibrio. Ci sono pochi chirurghi adeguatamente formati per eseguire questo tipo di chirurgia.

La stimolazione frenica è un processo in cui si aumenta la stimolazione del diaframma per ottenere una respirazione efficace. Questo processo riduce la necessità di ricorrere alla ventilazione meccanica. C’è un numero limitato di chirurghi formati per eseguire questo intervento con tecniche mini-invasive.

Fatti e cifre sulla lesione del midollo spinale

LM dovuta a cause mediche e traumatiche

Un sondaggio del 2013 condotto dai ricercatori della Fondazione per la paralisi Christopher & Dana Reeve indica che l’1,7% della popolazione degli Stati Uniti, ovvero 5.357.970 persone, afferma di vivere con un qualche tipo di paralisi. Questo numero include quelli con una diagnosi medica e traumatica del sistema nervoso centrale. Stimare il numero totale di individui con una lesione del midollo spinale è difficile poiché le persone con una LM dovuta alle complicazioni di una malattia medica non ritengono necessariamente di essere affette da una lesione del midollo spinale, ma piuttosto si identificano con la loro diagnosi.

Cause mediche della lesione del midollo spinale

Ci sono molte diagnosi mediche che possono causare lesioni del midollo spinale. La maggior parte delle persone non pensa di avere una lesione del midollo spinale, ma piuttosto attribuisce la propria lesione alla diagnosi. È perfettamente naturale pensare alla malattia in base alla diagnosi medica o alla causa; tuttavia, la conseguenza della diagnosi medica è la lesione del midollo spinale. Anche altre parti del corpo possono essere interessate dalla diagnosi medica, in particolare il cervello poiché fa parte del sistema nervoso centrale. Ulteriori complicazioni possono essere attribuite alla lesione del midollo spinale.

Le cause mediche della lesione del midollo spinale possono includere, a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo, le seguenti malattie:

  • Sclerosi laterale amiotrofica (ALS)
  • Malformazioni arterovenose (MAV)
  • Paralisi cerebrale
  • Atassia di Friedreich
  • Sindrome di Guillain-Barre
  • Leucodistrofie
  • Malattia di Lyme
  • Miopatia mitocondriale
  • Sclerosi multipla (SM)
  • Distrofia muscolare (MD)
  • Neurofibromatosi
  • Morbo di Parkinson (PD)
  • Sindrome post polio
  • Spina bifida
  • Atrofia muscolare spinale
  • Tumori spinali
  • Ictus (ictus cerebrale o del midollo spinale)
  • Siringomielia e midollo legato
  • Mielite trasversa
  • Lesione del midollo spinale traumatica

Ogni anno ci sono circa 17.730 nuovi casi di lesione del midollo spinale dovuto a trauma con un totale complessivo di 291.000. Gli uomini sono il 78% del totale.

Cause di lesione traumatica del midollo spinale dal 2019:

  • Incidenti automobilistici (39,3%)
  • Cadute (31,8%)
  • Violenza (13,5%)
  • Sport (8%)
  • Complicanze medico-chirurgiche (4,3%)
  • Altro (3,1%)
  • Altro (16,9)

Etnia delle persone con una lesione del midollo spinale dovuta a un trauma:

  • Caucasica 59,5%
  • Afroamericana 22,6%
  • Altro 17,9%

Livello della lesione da trauma:

  • Tetraplegia incompleta 47,6%
  • Paraplegia incompleta 19,9%
  • Paraplegia completa 19,6%
  • Tetraplegia completa 12,3%
  • Normale 0,6%

L’aspettativa di vita è solo leggermente ridotta per coloro che hanno una lesione del midollo spinale con un’aspettativa di vita più breve ad un livello della lesione è più elevato. La causa più comune di morte è l’infezione, in particolare la polmonite seguita da setticemia.

Questi dati sono stati ottenuti da: Centro statistico nazionale delle lesioni del midollo spinale, Fatti e cifre in sintesi. Birmingham, AL: Università dell’Alabama a Birmingham, 2019.

Storia delle lesioni del midollo spinale negli Stati Uniti

Sono molte le malattie che producono lesioni del midollo spinale, e, in effetti, esse sono la causa della maggior parte di tali lesioni. Le persone non pensano spesso alle conseguenze della malattia come a una lesione del midollo spinale, ma si concentrano sulla malattia stessa. Per questo motivo, alcuni individui tendono a trascurare le ramificazioni delle LM.

Con la malattia, la lesione del midollo spinale può progredire lentamente. In caso di trauma, la lesione del midollo spinale può svilupparsi in un secondo. Di solito, il decorso di una malattia è totalmente diverso da quello di un trauma. La malattia richiede tempo. Il trauma avviene in un istante. In entrambi i casi, gli effetti di una lesione del midollo spinale o di qualsiasi paralisi cambiano la vita della persona.

I trattamenti per la paralisi vengono sviluppati da migliaia di anni. Grazie alla condivisione delle informazioni e alla cooperazione tra gli scienziati, il coordinamento dei risultati della ricerca attraversa i confini diagnostici. Ciò che viene scoperto per una malattia neurologica viene trasferito ad altre malattie neurologiche. Le informazioni della ricerca relativa a una diagnosi vengono spesso applicate, con risultati positivi, ad altre diagnosi non correlate; sicuramente si amplia la conoscenza.

La lesione del midollo spinale è documentata nei geroglifici in Egitto. Si può immaginare il trauma che potrebbero aver subito i lavoratori delle grandi piramidi. Si tratta di uno dei primi incidenti sul lavoro documentati. Le prove pittoriche del cateterismo urinario sono state registrate da questi primi storici. Sembra che le lesioni del midollo spinale e altre paralisi siano con noi sin dagli albori dell’umanità.

In alcuni siti archeologici della cultura dei nativi americani negli Stati Uniti, sono state trovate ossa di vertebre con frecce che le attraversano. Una freccia  che ha trafitto una vertebra può essere vista a Cahokia Mounds nell’Illinois meridionale. L’esemplare esposto è quello di una vertebra umana colpita da una freccia che attraversa l’osso. Il tessuto umano è scomparso da tempo; tuttavia, la lesione subita è chiaramente una lesione traumatica del midollo spinale.

La guerra e i traumi hanno rappresentato le fonti più comuni di LM per anni, principalmente perché le persone non vivevano abbastanza a lungo per vedere molti effetti di una LM dovuta a malattie. A causa del gran numero di soldati feriti in ogni battaglia, nel tempo sono state sviluppate delle tecniche per salvare la vita umana. Riuscendo a salvare più soldati si poteva rimandare un maggior numero di soldati sul campo di battaglia.

Una delle prime infermiere della riabilitazione è stata Florence Nightingale che ha suggerito nuovi trattamenti come lavarsi le mani, la pulizia nel fornire le cure e trattamenti di alleggerimento della pressione. Florence pensava che i pazienti dovessero essere girati ogni due ore circa per evitare lesioni da decubito, sembra un concetto familiare? Ancora oggi i pazienti vengono girati ogni due ore negli ospedali, sebbene le prove scientifiche indichino che l’alleggerimento della pressione dovrebbe essere effettuato ogni 10 minuti.

Passiamo rapidamente alla Seconda Guerra Mondiale. L’intervento degli antibiotici e degli ospedali da campo con cure prestate tempestivamente ha determinato un significativo aumento della sopravvivenza dei soldati feriti. Sono state sviluppate tecniche rigenerative per migliorare la funzione vascolare ed evitare danni ai nervi. I medici e i chirurghi hanno continuato a sviluppare questi trattamenti dopo la guerra, poiché molti soldati sono sopravvissuti e sono tornati a casa. Oggi, militari e altri ricercatori continuano a far progredire i trattamenti in tema di assistenza riabilitativa.

Il trattamento della paralisi si è sviluppato ampiamente con l’epidemia di poliomielite negli Stati Uniti. Anche altri paesi stavano conducendo ricerche su varie condizioni neurologiche. Alcune di queste tecniche sono state sviluppate ulteriormente per il trattamento della poliomielite. Esse includevano esercizi per le parti del corpo interessate, terapia acquatica o idrokinesiterapia e ventilazione con polmoni d’acciaio.

Nei centri di trattamento della poliomielite, dei volontari facevano esercitare (muovere) le persone colpite per alcune ore. Questo movimento costante dava al corpo l’attività necessaria che non veniva fornita internamente. L’idrokinesiterapia, in acqua tiepida, rilassava i muscoli e forniva il galleggiamento necessario a sostenere gli arti. Spostare una parte del corpo da soli potrebbe essere troppo difficile a causa della gravità, ma la spinta idrostatica dell’acqua riduce la difficoltà di superare la forza di gravità per muoversi. Un altro elemento essenziale del trattamento era garantire l’ossigenazione a coloro che avevano difficoltà respiratorie. Ciò consentiva agli individui di sopravvivere fino a quando non riacquistavano una forza sufficiente per partecipare ad altre terapie. Vi erano anche altri trattamenti, ma questi erano i pilastri del programma.

Sono stati creati dei “centri termali” in tutto il paese per fornire delle cure. Intere comunità si sono attivate per offrire questo trattamento terapeutico intensivo. Una famosa SPA si trova a Warm Springs, in Georgia, un centro realizzato dal presidente Franklin D. Roosevelt per ricevere egli stesso trattamenti e offrirli ad altre persone. Roosevelt ha continuato questa terapia per tutta la vita.

Un’altra sostenitrice della terapia per la poliomielite era la Sorella Kenny responsabile della creazione di un nuovo trattamento. Veniva chiamata “Sorella” perché era di origine australiana, sebbene non avesse una formazione formale come infermiera. Il trattamento consisteva nel ridurre gli spasmi, in modo che gli arti potessero essere esercitati in certi movimenti. All’epoca, questa pratica era controversa in quanto non era considerata una tecnica all’avanguardia. Tuttavia, questo suo concetto inedito ha cambiato il modo in cui venivano svolti i trattamenti.

Negli anni ’90 la conoscenza del funzionamento del sistema nervoso è aumentata enormemente. È nata una nuova idea: la speranza. Si è diffuso come un’ondata il concetto che forse era possibile che le persone con una lesione del midollo spinale potessero migliorare. Questo era dovuto a varie scoperte, come la plasticità del sistema nervoso che riconosce che il sistema nervoso può adattarsi al danno e “reindirizzarsi”.

In precedenza, si pensava che uno specifico nervo potesse solamente connettersi a un altro nervo specifico. Se si immagina una coda di cavallo, si pensava che, se la coda fosse stata tagliata, ogni singolo capello avrebbe dovuto essere riattaccato al suo capello originale. Si credeva che per riparare una lesione del midollo spinale ogni nervo dovesse essere riattaccato al nervo originale. Il concetto di plasticità ha cambiato quest’idea. Il corpo può adattarsi e adeguarsi alle lesioni.

Vi sono state molte altre importanti scoperte sul sistema nervoso che, una volta affiancate l’una all’altra, hanno creato delle nuove prospettive sul recupero da una lesione del midollo spinale. Il principale sostenitore di queste scoperte fu Christopher Reeve che creò quella che ora viene chiamata la Christopher & Dana Reeve Paralysis Foundation, una fondazione finalizzata a espandere e sviluppare queste nuove idee sul sistema nervoso. Il suo motto era: “Avanti”. Con esso indicava la necessità di guardare a queste nuove idee di speranza e guarigione, piuttosto che restare aggrappati a vecchie idee che ora sappiamo non includevano il recupero dalle lesioni del midollo spinale.

Molti ricercatori e operatori sanitari hanno abbracciato questo nuovo concetto del recupero dalle lesioni del midollo spinale. Terapie simili a quelle create per il trattamento della poliomielite sono state adattate e riviste per l’uso attuale. L’incredibile sviluppo della tecnologia è stato utilizzato per mettere a punto apparecchiature in grado di sostituire l’enorme numero di persone necessarie a fornire terapie, nonché per offrire trattamenti più rapidi, consentendo al beneficiario di avere del tempo per altre attività della vita.

Col passare del tempo, queste terapie sono state perfezionate e testate con risultati positivi. Per dare i migliori risultati, è importante conoscere la terapia da fornire e la durata e il numero dei trattamenti. Ulteriori progressi tecnologici hanno consentito di ridurre moltissimo le dimensioni di alcune ingombranti apparecchiature esterne. Ora possono persino essere trapiantate nel corpo, cosa vantaggiosa e conveniente per la persona affetta da una lesione del midollo spinale.

La ricerca futura renderà queste tecnologie sempre più complete e a disposizione di chiunque abbia subito una lesione del midollo spinale. Uno dei fattori principali è che queste tecnologie andranno a beneficio delle persone con lesioni del midollo spinale nuove, come pure di quelle che hanno subito la lesione anni fa.

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